Suo padre è Joao Gilberto, il guru della bossa nova. La madre, Miuchia, una delle più limpide voci del Brasile. Suo zio, Chico Buarque De Hollanda, è poeta, cantante, compositore. Che Bebel Gilberto possa essere un po' raccomandata può anche venire il sospetto. Ma no, signori, al contrario! Bebel è uno straordinario mix dei migliori DNA del Brasile musicale da Tom Jobim in poi. La voce è sensuale, aerea, profonda. Vibrante senza sbagliare un colpo. Del resto, che la ragazza avesse talento, lo si era capito quando, a vent'anni o poco più, duettava con Cazuza in "Eu preciso dizer que eu te amo", una delle più belle canzoni d'amore di ogni tempo (imperdibile!).

E così questo album d'esordio, Tanto Tempo, non poteva che portare una sola cosa. Emozione. Si parte con "Samba De Bencao" ed è subito "saudade". Quella tristezza dolceamara dei carioca, quella nostalgia, e al contempo quella gioia di vivere, che ti porta immediatamente sotto al "Corcovado" o sulla spiaggia di Ipanema dove passa la ragazza (la famosa "garota") che non sai che non potrai mai avere.
Quest'album snocciola una illuminazione dopo l'altra, in un mix esplosivo di pop e bossa nova. Trascinante "Sem Contencao" con un Celso Fonseca (tenetelo d'occhio, ragazzi!) in splendida forma. Commovente "Mais Feliz", con le parole di Cazuza, a ricordarci che l'AIDS non ha ucciso solo il grande Freddy Mercury, ma anche questo straordinario poeta e cantante brasiliano. "So Nice" è un classico della bossa nova, che Bebel canta in modo così semplice e sensuale da risultare totalmente, completamente disarmante.

Se avete ancora qualche dubbio, ascoltate "Samba E Amor", una voce e una chitarra. Emocao meravigliao. E non aggiungo altro.

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