‘Comin' to you - One thousand beats per minute… '

L'ascensore musicale di Beck torna a colpire dopo l'incerto e conformista ‘Guero', e poiché dal predecessore sono trascorsi appena 17 mesi ora tutto è + chiaro: il folletto di L.A. nel 2005 aveva giusto scherzato un pò, realizzando un lavoro che aveva da subito l'aria del passatempo concepito x il massimo profitto con il minimo sforzo creativo. Insomma una delusione, forse non così cocente come capita con altre bistecche stagionate, ma pur sempre lontano dagli standards a cui Mr. Hansen ci aveva abituato fin l'intimismo lirico e struggente di ‘Sea change', o peggio da chi aspettava bavoso il sequel ideale del totem ‘Odelay'. Bene, tranquilli, potete anche togliere dall'armadio mentale il vestito buono da orso Yoghi o la maschera triste di Nixon, la centrifuga sonora è tornata in città.

‘Electronic actors and astromagnetic. Corrupted files from galactical planets, writing interplanet code thoughts get transported from Neanderthal skulls… '

Il percorso dadaista dell'uomo inconsapevole incontra nuove forme dell'Io e ci trasporta in un subconscio cosmico, liquido come il volo inesauribile e inquieto della spaceship nel viaggio oscuro e libero da qualsivoglia gabbia costrittiva imposta dalla chiesa e dall'occidente schiavo di regole stantie, di un mondo ormai ‘passato'- in questo ravviso l'estetica realista e definitiva di ‘The horrible fanfare\Landslide\Exoskeleton', qui risiede un'idea primordiale d'istinto libero da vincoli sociali che ci permette finally di to run, run, run per le vie, che ne so, di corso Buenos Aires nudi e con le parrucche fucsia in testa. ‘Think i'm in love' è l'attimo in cui ‘really think i better get a hold of myself, don't wanna let the night get ahead of myself. . ' basta questo per comprendere un sentimiento nuevo that grow up in my mind, oh yeah.. e la batteria sincopata prende per mano un basso solitario e comunicativo, procedono sui binari paralleli di una psichedelia tenue e ombreggiata nel finale da archi funzionali al discorso come un'anziana e logora scopa a un dirty ground sporcato da cigarettes e alcohol.

‘Lord, please don't forsake me in my Mercedes Benz.

All the riches and the ruins- Now we all know that story ends.

Strange apparition, haunting my brain-

Standing on the last legs, of a dream that walked away… '

E' l'orgoglio che fotte l'uomo, l'importante é metterglielo in quel posto anche se il cagnolino schizzato del tuo vicino piscia allegramente sui cerchioni lucidi del tuo 131 Abarth e qualche bestemmiola si agita spontanea nell'aria agrodolce del mattino- un buon anestetico allo stato delle cose è una forte visione dal sapore stonesiano, quasi un demo del '71 capace di scrostare il fanciullo in noi e dondolare, dondolare su quel piano antico e moderno insieme… E se a riva osservi meditabondo la nave affondare, non credere alla fortuna ‘cuz potresti essere tu quello che annega per davvero.

‘The information is ravenous, the ticker tape feeds the mind.

Looking for a lost transmission, a heaven that we left behind-

When the information comes we'll know what we're made from. . '

Il relativismo bucolico\industriale del Nostro assume una forma propedeutica allo sviluppo di nuove relazioni interpersonali sganciate dalla logica massimalista dell'universo letterario borghese e salottiero del quale si nutrono con ingordigia e savoir-faire esponenti di spicco della politica nostrana, ma tant'é… La circolarità del suono e l'eco di sirene ancestrali riannoda il filo della forma gelatinosa, sfuggente e di warholiana memoria-un vuoto totale dove l'informazione è despota e vittima at the same time, of course: un cortocircuito concettuale post 11\09\01 e pupazzi derelitti da anni difficili ora felici di un amplesso trattenuto con una vecchia lavatrice, bisognosa d'affetto e di cure; lasciata a marcire in una discarica senza tempo, mentre un TVC15 fatiscente trasmette in replay con frasi allucinogene del Ghezzi licantropo, e freddo testimone, l'unica pornografica immagine conosciuta da allora. E venne il buio.

Un'epoca sinusoidale, fatta di poltiglia e frattali varie; un'epoca che, appunto, marcia verso il nulla di un utopico risveglio sociale, una nausea strisciante che segna, ahimè, chi vuole trovare l'assoluto in ogni benché minima cazzata.

‘Oh, it's nausea, oh nausea And we're gone… '

Non importa se vaudeville o grizzly hip-hoppers lasciano il tuo cervello affamato, l'importante è ritrovarsi nella new wave\psichedelica di ‘Soldier Jane' o nell'elettronica ballata bowiana di ‘Movie theme'. Non me ne importa se tutto ciò lascia indifferente il neofita o l'arguto avventuriero, d'altronde era il buon Socrate che doveva sputtanare i sofisti fighetti che pensavano d poter dimostrare qualsiasi stronzata dicessero-Eh no, qui basta il mosaico funk\disco\folk\psicho\rap\pop\electroclash che assorbe songs quali ‘We dance alone' , ‘Elevator music' o ‘Motorcade' a elevare l'Uomo; un essere ‘conoscente' oggetto riconosciuto di uno studio particolare e approfondito.

Ora, tutti insieme e magari vestiti carnevalescamente da Coccolino o Astronauta (ballerine del Moulin Rouge x le fanciulle..) urliamo col microphone in mano:

‘COMIN' TO YOU - ONE THOUSAND BEATS PER MINUTE!!!'

 

 

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