So che “If You’re Feeling Sinister” appartiene al decennio/secolo/millennio scorso, ma un capolavoro così non poteva rimanere non recensito qui. Tanto meno potevo astenermi dal consigliarvelo. È del 1996 ed è stato pubblicato dalla ex storica etichetta dei Belle&Sebastian, la Jeepster.
I più in quanto a bellezza gli preferiscono il suo seguito, “The Boy With The Arab Strap”, per me i due meritano entrambi 5 stelline, ma sono comunque più legato a “If You’re Feeling Sinister”.

Il gruppo per dovere di cronaca nasce alla metà dei novanta, in Scozia, ad opera di un collettivo di talentuosi musicisti, capitanati dalla voce di Stuart Murdoch. La bravura del gruppo si capisce fin dall’esordio con “Tigermilk”, mentre il futuro decreterà per loro un'importanza, nel decennio, pari a quella degli Smiths negli ottanta.
Le influenze della band sono percettibili fin dalle prime note: Smiths appunto, Simon & Garfunkel e il leggendario Nick Drake.

Le canzoni di del disco sono sete pregiate del miglior folk intimista e romantico, intessuto di chitarra acustica e con ricami di piano e basso in sottofondo. Non mancano però esplosioni di gioia musicali, quali “Me And The Major” scandita dal ritmo dell’armonica, o la conclusiva “Judy And The Dream Of Horses”.
Il disco è organico e ben assortito, la formula è quella della semplicità: dieci potenziali singoli.
La voce di Murdoch, accompagnata da Isobel Campbel, è dolce, leggera e sognante. I suoi testi sono poesie e inventano immagini del tutto nuove, legate alla quotidianità.

Insomma, mai come in questo caso la bellezza stà nella semplicità. I Belle&Sebastian sono esattamente quello di cui c’era bisogno!

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