I Belly vengono formati da Tanya Donelly, già chitarrista dei Throwing Muses e dei Breeders, a Boston (USA) nel 1992. Pubblicano il loro primo album per la Sire/Reprise nel 1993. Le sonorità non ricercatissime e gli arrangiamenti essenziali fanno di Star un gradevole disco mainstream, dal quale non emerge però un paradigma stilistico definito che distingua i Belly da altri gruppi. La Donnelly dimostra infatti di possedere una composta capacità compositiva, mai fuori dalle righe, che spazia dal pop rock al blues fino alla ballata acustica.
Le prime due tracce sono fantastiche. Someone To Die For è una dolcissima nenia acustica. Angel è un incantevole pezzo dream pop... Nel ritornello sembra sentire i sospiri di Kim Gordon. Dusted, brano che si regge su un abusato riff hard rock è di piacevole ascolto anche se non brilla di originalità. Il simpatico pop stralunato di Every World è suonato con una manciata di power chords semplici ed efficaci. Gepetto poteva essere il singolo al posto di Feed The Tree. Witch è uno stupendo bozzetto chitarristico minimalista accompagnato da una linea vocale tenue e malinconica. Slow Dog è un rock convenzionale che diventa country nel ritornello... Molto orecchiabile. Low Red Moon è una ballata blues dissonante ed è uno degli episodi migliori del disco. Full Moon, Empty Heart è ancora un blues, stavolta più convenzionale. Si prosegue con White Belly, che pur non essendo nulla di eccezionale fissa la sua melodia nella testa dell'ascoltatore. La traccia strumentale Star precede Untogether, ballata acustica decente, sentita e risentita. Sad Dress è il brano più particolare del disco ma nonostante questo non sembra avere molto di nuovo da dire. Cala il sipario con l'ennesima ballata, intitolata Stay.
Star è un album sicuramente non brutto, orecchiabile e ben suonato, contenente anche qualche perla (Someone To Die For, Angel, Witch, Low Red Moon). Il rischio che venga a noia dopo un certo numero di ascolti c'è perchè forse è un pò troppo lungo e nei brani finali sembra trascinarsi stancamente... E comunque un rischio da correre, non credete?!
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