Dalla verde (?) Polonia arrivano i Belzebong, stoner-doom band dal nome che è già tutto un programma. Un programma sballato, naturalmente, come la loro musica, un incrocio tra la potenza dei riff stoner e la pesantezza pachidermica del doom, riletto attraverso un suono ultradistorto.

Il primo full-length dei nostri esce nel 2011, sono soltanto 4 tracce tutte strumentali, per un totale di mezz'ora di musica che altererà le vostre percezioni. L'ombra dei grandi maestri cerimonieri Electric Wizard aleggia su tutto l'album, sebbene ai Belzebong manchi il carisma e la fantasia degli inglesi. Come si può facilmente intuire, l'interesse principale della band sembra essere il consumo di marijuana associato all'universo demoniaco-stregonesco e agli horror b-movies. Se ai Belzebong va riconosciuto il merito di sprigionare un sound da paura senza nessuna concessione radiofonica, d'altro canto aggiungono poco o nulla a quanto già stato detto all'interno del genere.

Un album quindi che farà felici gli amanti di queste non facili sonorità; per tutti gli altri, potrebbe trattarsi di una nuova, sconvolgente esperienza extra-sensoriale. Consigliato, anche se non necessario, il consumo di marijuana di buona qualità durante l'ascolto. 

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