A poco più di un anno dal monumentale 'Both Side Of The Gun' (2006), il ritorno di Harper è segnato dalla ricomposizione con la sua band storica: gli 'Innocent Criminals'. "Lifeline" è un disco leggero, solo 11 tracce (il chitarrista californiano ci aveva abituato a pubblicazioni più corpose) dal facile ascolto, orecchiabili e ben suonate.
Il singolo apre il disco, è la canzone trainante "Fight Outta You", buon pezzo, ritmato e coinvolgente, ma un pò troppo votato all'easy listening da music television. E' per pezzi del genere che Harper riceve decine di insulti per la presunta 'commercializzazione' della sua musica e vede lievitare di milioni di dollari il suo conto in banca, perchè milioni di ragazzini sono diventati suoi nuovi fan.
Se vogliamo trovare di meglio però, non dobbiamo fermarci al singolo. Scorrendo le tracce infatti si trovano ottime cose:"Needed You Tonight" è un bel blues, la voce del chitarrista californiano si esibisce in una serie di salti mortali degni dei vecchi successi. Ascoltandola mi è tornato alla mente un suo 'vecchio' pezzo blues, che considero fantastico: "Show Me A Little Shame" da 'Burn To Shine' (1999).
Una delicata e malinconica melodia di pianoforte apre una delle tracce migliori del disco "Younger Than Today", la sorella minore del "Morining Yearning" di 'Both Side Of The Gun'. Degna di nota anche la conclusiva "Lifeline", un pezzo chitarra e voce che da il titolo al disco. Le altre tracce scorrono velocemente, divertono ma non lasciano più di tanto e si dimenticano in fretta.
Nessun pezzo è brutto e, grazie anche alla presenza dei 'superlativi' 'Innocent Criminals', il disco è suonato benissimo. Forse non c'è la dolce delicatezza delle note di chitarra di 'Welcome To The Cruel World' (1993) o l'esplosiva inventiva musicale di 'Fight For Your Mind' (1995) e 'The Will To Live' (1997) e nemmeno l'abbondanza compositiva e la denuncia sociale di 'Both Side Of The Gun' (2006), ma resta comunque un disco gradevole, più che ascoltabile.
Come impone la tradizione discografica del nostro Ben, non poteva mancare la magica traccia strumentale. Questa volta si chiama "Paris Sunrise #7" è molto bella, un 'solo' di chitarra delinea un paesaggio di malinconia e desolazione.
C'è poco altro da dire, Ben e gli 'Innocent Criminals' ci sanno fare e, anche quando non sono al top dell'ispirazione compositiva, suonano con talento e grande passione.
Per i numerosi fan del 'panzuto' e mitico bassista Juan Nelson consiglio il gustosissimo incipit di "In The Colors", probabilmente più valido della canzone in sè (aggiunto nei samples).
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