Restiamo Dio Grazie in balia
dell'amore grossolano
di una semplice negazione
di una brutta vita
di un brutto passaggio
(La Superbe)
Chi è Benjamin Biolay? Classe 1973, attore, polistrumentista (suona chitarra, viola e tuba), bellissimo cantante francese ed ex marito di Chiara Mastroianni. Appassionato di musica fin da ragazzino divorava dischi di Beatles, XTC, Smith, Joy Division... e si sente. Eccome se si sente.
Pubblica dischi dal 2002, con il buon esordio di Rose Kennedy , un concept album e da allora non ha smesso, inanellando una decina abbondante di dischi tra cui questo doppio album del 2009 contenente più di 20 splendide canzoni.
In Francia è molto noto, da noi non lo conosce nessuno, o quasi.
Ora vi chiedo cosa conoscete della musica francese, oltre a Gainsburg e Mano Negra?
Comprate questo disco, traducete i testi, ascoltate le sue canzoni e riderete, piangerete e farete l'amore. Si, in questo album si parla d'amore, anzi d'AMORE. Benjamin ci racconta una storia che comincia a ferragosto “15 Aout” con una lettera scritta da Valerie Donzelli su una melodia a crescere e termina il “15 Septembre” con chitarra, orchestra e parlato.
Ascoltate il primo pezzo “La superbe” e vi innamorerete subito di Benjamin, un crescendo emozionale con un sax in sottofondo sul finale, archi e la sua voce calda e profonda. Un brano perfetto.
Difficile definire un genere comune, in “Brandt Rhapsodie” duettando con Jeanne Cherhal si sente il profumo degli Smith con un testo surreale (lettura di post it). In “Buenos Aires” una melodia accennata e dolce accoglie la voce in primo piano di Benjamin, per poi esplodere nel ritornello in spagnolo rasente il metal... E chi non vorrebbe essere l'ispiratrice del brano “Tu es mon amour” un arpeggio tenue e dolce, quasi sciocco.
“La Toximanie” jazz, fiati, batteria con le spazzole, la sua voce e un pianoforte a tenere il ritmo.
Pop d'autore, chansonier francese, amore, molto Morrisey, rock, arrangiamenti orchestrali, sesso e una spruzzata di elettronica... Ma sopra altra cosa la sua voce, calda, malinconica intensa ed in grado di sedurre... Che sia veramente l'erede di Serge Gainsburg?
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