Beppe Cantarelli - Confusione (1980)

Cantarelli è un grande chitarrista, cantante, compositore di fama internazionale e ha scritto canzoni per Aretha Franklin, Joe Cocker, Mina, Laura Branigan, chitarrista solista per Quincy Jones... Insomma una carriera ben diversa da tanti suoi colleghi più blasonati e plagiari-fornaciari. Dopo il 45 giri di esordio "Come pane fresco", questo primo album scritto e cantato da lui ebbe un discreto successo. Sempre alla recherche du disque perdu, il buon Beppe mi è riapparso quest'estate, dentro a quella vasca dei pesci che ormai è il mio vecchio tv color, un Blaupunkt, mentre cantava gioioso Prendimi con te in un obliterato, sbiadito programma musicale per i ggiovani d'allora, il discotecaro Popcorn. E discotecaro è il disco e chi lo scrisse, anzi italo-disco, che è fresco come un bibitone-tormentone estivo shakerato con funky-fanku e una spruzzatina on the rock; e poi tanto, tanto soul nelle ballads. Gli arrangiamenti sono di prim'ordine, i testi mai banali, e si possono tranquillamente inserire nel filone poetico di quell'onda lunga petrarchesca divenuta una specificità antropologico-culturale degli italiani: cioé qui nel Belpaese cantano, ballano e suonano un pò tutti, no? Insomma, anche se c'è tanto mestiere le canzoni di quest'esordio di Cantarelli sono radiofoniche senza mai stancare. Ed è pieno di bellissime istantanee musicali: E mi trovo così a inventarti dove non ci sei, inventarti qui dentro, ormai ormai  che ora è, chi lo sa se tu pensi a me  ..Risvegliarmi al mattino senza fretta e il sole sul cuscino era il tuo cesto di fiori per me e ti incantavo  avevo voglia di capire la vita, di goderla goccia goccia,  ora sto qui a contare le ombre nella stanza..E   non ci sei a tenermi la mano che trema..ma se il mio canto sei tu, vale la pena di crederci ancora.

Ma qual'è il segreto dei capelli di Beppe Cantarelli? Quella cotonatura era una naturale evoluzione-o involuzione- della permanente alla Hendrix in un disco-hair style- tipo Battisti, E.l.o. Santa Esmeralda per capirci-. Io ci riuscii con un bidone di shampoo economico al limone di mio cugino, ma aveva un profumo, un colore... e quasi la consistenza di un gel che solo odorandolo veniva voglia di mangiarlo! E riusciva a gonfiarti i capelli a dismisura..Non l'ho più trovato, solo uno di recente produzione all'olio-limone della Garnier gli può assomigliare.Comunque non era da confondersi con il mitico shampoo alla mela verde Campus.. Però ora che ci ripenso, la ragazza Arcimboldi con le mele in testa del flacone era identica a Monica F., della IIIa B, lei sì che sapeva di mela verde nei capelli, ne sono certo, usava quello shampoo e mi faceva impazzire, come la sua pelle che odorava di Fa il bagnoschiuma al Lime dei Caraibi. Insomma non era solo una bella ragazzina, sembrava uscita da un carosello. Aveva le chiome castano scuro.. la rivedo salire le scale di scuola con la camicetta mezza slacciata,l'aria ammiccante finto-virginale, le musiche festivalbar di Radio Studio Emme nel cervello, i libri in braccio, la coda di cavallo, i jeans jesus, i sandali, le occhiatine languide, il padre che veniva a prenderla con la Prinz verde... E quella mattina che io, lei, insomma noi. ci rinchiudemmo dentro il bagno...e poi la prof.Vabbé  lasciamo il tedio di queste vecchie istantanee polaroid... So solo che quella storia lì era troppo a spicchi di luna, troppo giorni sì/giorni no, come quelle mele bacate sulla testa di lei; ed è pure tutto troppo lontano e senza quell'aura giovanile di santità; purtroppo rimangono solo anelli di malinconia che orbitano perenni intorno alla mia testa: Syd Barrett è morto, i miei capelli ancora reggono, e non ho più molto da dire.

Prendimi con te e fammi entrare come il sole del mattino, con le mie canzoni che non sai.... Bella Fraté.

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