Bermuda Acoustic Trio: non so perché ma oltre alla consueta idea del triangolo delle Bermuda, il nome del gruppo mi faceva venire in mente un trio da festa dell'oratorio o da sagra paesana.

Dunque era questa l'immagine che avevo nella testa quando mi capitò tra le mani questo cd. Decisi di ascoltarlo attratto principalmente dai suadenti titoli dei brani. E non rimasi deluso: alla fine ero entusiasta. Sono un gruppo di virtuosi della chitarra (e del basso): qualunque cosa riguardante la chitarra con loro, sembra si possa fare anche se magari è necessario usarla al contrario o come percussione. Ascoltando il cd, la prima cosa che salta all'orecchio è la loro abilità nel rivedere qualunque genere di musica e di mescolarlo in modo tale da creare un suono sempre inaspettato e, a tratti, sorprendente. Ecco, questo è il punto: sorprendono. Dalla musica classica di Mozart e di Rossini agli spot pubblicitari. Questi suonano a mille all'ora, giocano, scherzano ed improvvisano. Non sembra esserci scaletta e tutto pare improvvisato. Il cd è frutto di registrazioni realizzate durante i concerti di Modena e Reggio Emilia. Entro un po' nel dettaglio.

"Sultans of Swing": ammetto che la canzone mi lasciò indifferente praticamente fino all'assolo finale. Sembrava una semplice versione unplugged del famoso capolavoro di Knopfler e compagni. Ma quando parte l'assolo le cose cambiano: il celebre passaggio knopfleriano è perfetto e notevolmente velocizzato, anzi, è in costante accelerazione. Stupisce la straordinaria pulizia del tocco delle corde delle due chitarre acustiche (Giorgio Buttazzo e Gabriele Monti) e del basso (Kamsin Giordano Urzino, la cui funzione non è semplicemente ritmica ma soprattutto melodica). L'assolo è prolungato: le chitarre corrono e giocano: c'è addirittura spazio per l'imitazione del verso della gallina e del rumore dell'insetto in volo, sempre con le chitarre.

"Your Song": cover di Elton John. La versione è scolastica in quanto a fedeltà rispetto all'originale nonostante, però, perda in dolcezza a causa dell'assenza del pianoforte.

La terza canzone è un'altra perla: "Nella Vecchia Fattoria - Take Me Home, Country Road". Coniugare Nella vecchia fattoria con John Denver. Il pezzo è piacevole e simpatico. Il ritmo, ovviamente, countrieggiante.

"Tears in Heaven": cover di Eric Clapton. Il brano mantiene tutta la sua dolcezza e delicatezza grazie ai semplici accordi e alla delicatezza del coro che trasmettono la giusta malinconia alla canzone.

"Pride and Joy": rivisitazione di Steve Ray Vaughan. Da apprezzare la maestria con la quale è eseguito l'assolo finale molto rapido e tecnico.

"Can't Find My Way Home" di Clapton e "Father And Son" di Cat Stevens vanno insieme in quanto in esse è ben visibile un maggiore impegno e magari una maggiore "serietà" nell'esecuzione.

"A Casa" è certamente la canzone meno riuscita. Lenta, macchinosa. Dà l'idea di trascinarsi nel corso dei suoi 4 minuti.

"Chanson Ballade - Wild World" riprende un'altra canzone di Cat Stevens.

"Guglielmo Tell - Duelin' Banjo - Marcia Alla Turca": già dal titolo è chiara l'intenzione di mescolare ad una base di banjo due famosissimi pezzi di musica classica. È la loro abilità nello scimmiottare questi brani che fa sì che il pubblico si senta coinvolto e partecipi attivamente.

Conclude il cd "Little Wing", straordinaria canzone dello straordinario Jimi. E la cover non poteva che essere altrettanto straordinario: rispetto al resto dell'album traspare una maggiore concentrazione. L'atmosfera si fa quasi solenne. Niente passaggi simpatici. Non cantano più loro ma Luciana Buttazzo. A parti più lente e riflessive seguono sezioni più rapide con assoli mostruosi: le chitarre in ceri punti paiono addirittura rincorrersi.

Insomma, un disco di mirabile bellezza. La chitarra (ed in particolare quella acustica) ha sempre un suo fascino particolare e questi maestri, da un lato, la nobilitano con esecuzioni pregevoli e virtuosismi unici e inaspettati; dall'altra, però, possono apparire come dissacratori per il loro continuo scherzare, per le loro imitazioni del mondo animale nel mezzo di assoli che hanno fatto la storia della musica.

In generale, credo che si possano definire un po' come dei cabarettisti della musica, o meglio, come cabarettisti in musica, seguaci, per un certo verso della più famosa Banda Osiris.

Elenco tracce e video

01   Sultans of Swing (live) (07:57)

02   Your Song (live) (04:13)

03   Nella Vecchia Fattoria (Intro) Country Road Take Me Home (03:48)

04   Tears in Heaven (04:27)

05   Pride and Joy (06:24)

06   A Casa (04:04)

07   Can't Find My Way Home (06:00)

08   Chanson Ballade (Intro) Wild World (04:58)

09   Father and Son (03:44)

10   Guglielmo Tell (Intro) Duelin' Banjo / Marcia Alla Turca (07:05)

11   Little Wing (10:15)

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