Croce e delizia... croce o delizia? Per come la vedo io la proporzione è più o meno 25-75, ampiamente soddisfacente, quindi. Ma non del tutto. Diciamo subito che non ho mai provato il celebratissimo Fallout 3, il mio primo contatto con l'America post-atomica targata Bethesda (che, insieme alla rivale Bioware, mi ha fatto ripiombare da qualche anno a questa parte nel tunnel dei videogiochi, 'nnaggia a loro... ehehehe) è stato il successivo New Vegas. Giocato una sola volta, visti tutti i finali non ho più avuto voglia di riprenderlo da capo, eppure mi era piaciuto parecchio. Ambientazioni affascinanti, colonna sonora imbottita di gustosi standards swing anni 50-60, una storia avvincente, personaggi ottimamente caratterizzati, uno in particolare che sembra quasi basato su alcuni tratti della mia personalità. Questo per dire che New Vegas per me è un metro di paragone abbastanza impegnativo, c'era un sacco di bella roba lì, e ce n'è anche qua, con qualche dettaglio perfettibile, però.
Fallout 4 l'ho iniziato impostando il livello di difficoltà a "facile", modificato dopo meno un'ora di gameplay a "molto facile", e comunque è stata tutt'altro che una passeggiata, soprattutto nelle fasi iniziali del gioco. A me interessano la storia a l'esplorazione, ho ben poca voglia di sbattermi con i combattimenti, e da questo punto di vista posso essere pienamente soddisfatto, qui ci sono decisamente meno bestiacce schifose e letali che sbucano fuori quando meno ce lo si aspetta. Addio e (si spera) a mai più rivederci agli odiosi Cazadores, in particolare. Armi ed equipaggiamento non sono soggetti a usura, quindi un'altra rottura di balle in meno rispetto al predecesore. Il protagonista parla, e questo è eccellente, così come è eccellente il fatto che i vari casi umani... oops, volevo dire i vari compagni reclutabili non possano più morire in combattimento, il che li rende molto più utili strategicamente e consente di approfondirli in maniera molto più dettagliata. Lodevole anche il fatto che il protagonista non abbia più la caratterizzazione buono/cattivo a seconda delle scelte del giocatore, io nel "grigio" ci sguazzo; infine, trama e personaggi sono pienamente all'altezza delle aspettative; colpi di scena, decisioni difficili, contesto, atmosfera, tutto perfetto per quanto mi riguarda.
E ora veniamo alle note dolenti: il deserto del Mojave era decisamente più affascinante di Boston (quello che ne rimane) e dintorni, ma questa è una questione puramente estetica; cosa assai più importante, il finale fa schifo. Ma schifo sul serio, una robetta pigra e raffazzonata ai livelli di quello di Mass Effect 3 prima che ci mettessero una pezza, cosa che spero ardentemente avvenga anche qui, magari con futuro DLC. Tutti i dettagli, le conseguenze delle decisioni prese, le missioni secondarie, il destino dei vari compagni, il tutto liquidato con un paio di scenette standard da 2 minuti? Eh no, questa non la faccio passare.
Compagni e personaggi in generale: molta varietà umana (e di robot, zombie radioattivi e altri abomini post-nucleari) e molti momenti faceti, il che non guasta mai; guadagnando gradualmente l'approvazione di un compagno si sbloccano dialoghi specifici, quasi tutti ad alto contenuto di saccarina, se quasto sia un bene o meno non sta a me dirlo, va un po' a gusti. MacCready e il Paladino Danse i migliori nonchè i più utili in combattimento, a mio avviso, niente male anche Nick Valentine, Hancock, Cait, Codsworth e Curie; tutti gli altri li trovo del tutto prescindibili, ma va bene così.
Varie ed eventuali: armatura atomica? Ma anche no, grazie! L'armatura atomica sarebbe una specie di scafandro che garantisce maggiore resistenza ai danni e alle radiazioni, peccato che, a differenza di tutto il resto dell'equipaggiamento sia soggetta a danneggiamento. Quindi per ripararla si sprecano risorse, ed in più esteticamente non mi piace, quindi non so che farmene, a parte entrarci e uscirci di continuo per aumentare l'affinità con Danse. Il sistema di potenziamento e sviluppo del personaggio è ok e permette ampie possibilità di personalizzazioni; devo dire che sono rimasto un po' deluso dalla mancanza del perk "scapolo convinto" di Fallout New Vegas ma non ne faccio un dramma.
Infine, consiglierei Fallout 4 a voialtri lettori-gamers? Ma assolutamente si, è un buon RPG all'americana con protagonista personalizzabile, per gente arguta che da un videogico vuole "qualcosa di più". Difetti ce ne sono, come ho già detto, ma l'esperienza è complessivamente positiva. A differenza di New Vegas, questo forse lo rigiocherò, più avanti, merito soprattutto di un gameplay "snellito" nei punti giusti. Ora vediamo dove vanno a parare con i DLC, NW ne aveva un paio decisamente spassosi, questo chissà. Saranno proprio i DLC a determinare il mio giudizio ultimo, gradevole "riempitivo" in attesa di Mass Effect: Andromeda oppure qualcosa di più? Vedremo, vedremo.
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