I Big Black erano un vecchio gruppo di Steve Albini. Questo album sta ad "Action Park" degli Shellac come un violento fumetto in b/n in carta economica sta ad un altro in edizione di lusso dello stesso autore, con lo stile oramai più "pulito" e definito.
Non pensate, però, all'immagine di copertina (splendida! e dovreste vedere il retro), le immagini sono sporche e poco definite. Le "canzoni sul fottere" di "cuore di merda" Albini sono stanze claustrofobiche e scure.
Tutti i pezzi si aprono con colpi di basso e batteria elettronica con eco (ebbene sì! mai sentita una b.e. così rock, cmq) a tratteggiare l'ambiente, poi entrano le chitarre di Albini e Durango e la voce e non si capisce più niente: si è dentro a subire un'aggressione.
Le chitarre raramente si abbandonano a riff "definiti" ma piuttosto sembrano un segare e contorcersi di lamiere, altre volte (Fish Fry) sembra che le si sbattano su un muro e poi sull'altro.
Ad alternarsi sono assalti punk al calor bianco (The Power..., L Dopa, Colombian Necktie, Ergot, Fish Fry) e brani più lenti e bui. I primi, densi di stop and go, ti fanno respirare un secondo per tumefarti il cervello in quelli seguenti. Nei secondi (nei quali sembra di sentire presagi di Slint-Tweez e Helmet-Strap It On) a fare la differenza è la voce maligna di Albini, spigolosa, isterica, cattiva più che mai, a raccontare le solite storie da libro Cuore
("la spina dorsale di questo paese sono i camionisti indipendenti / il potere del camionista viene dal suo camion / la parte migliore è mm mm il letto della cabina / là è dove i camionisti fortificano la propria spina dorsale, spina dorsale, spina dorsale / mm mm mm / un pugno in faccia / mm mm mm / muoviti come un animale, grugnisci come un animale..." (The Power of Independent Trucking).
Ergot descrive le sensazioni di chi mangiava le ostie fatte col pane di grano infettato da questo fungo psichedelico, a cui, secondo Albini, sono dovute le visioni degli antichi cristiani...).
Due cover: "The Model" (Kraftwerk), splendida, il mio volo in un bombardiere sopra una metropoli U.S., "He's a Whore" (Cheap Trick), curiosa, un pasticcino pop andato a male, come dei Nirvana costretti a suonare per la 999a volta.
Non un disco facile, ma sul mio personalissimo cartellino.
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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Quindi
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rikardo
14 giu 04kosmogabri
14 giu 04... devo dire che non mi sono mai soffermata sui testi dei BigBlack, per fortuna.... ehhhheheheh! Grande Albini! Lui e Henry Rollins sono di quanto più cinico e misogino che ci sia in giro...
kosmogabri
14 giu 04rikardo
14 giu 04Hal
15 giu 04kosmogabri
15 giu 04Rocky
19 giu 04odradek
16 set 05E' vero, quella batteria è perfetta...
pretazzo
30 ott 06vito
23 ago 07easycure
10 set 10SilasLang
4 nov 10hjhhjij
5 ago 12gigantic
18 ott 12