In un paesino della Francia del Settecento, vive un principe arrogante e borioso. Un giorno, si presenta da lui una vecchina chiedendo ospitalità, durante una notte di tempesta. Il principe gliela rifiuta, e la vecchina, che in realtà è una maga, per punizione lo trasforma in un'orrenda belva, fino a che non avrà trovato in sé la capacità di amare davvero qualcuno.
Intanto, nel paesino, il padre di una giovane donna, Belle, decide di andare al mercato e, per strada, si ferma a raccogliere una rosa per la figlia. Purtroppo, però, la rosa di trova nel giardino del principe suddetto, che, per punizione, lo imprigiona. Belle va allora alla ricerca del padre e, dopo averlo trovato, si fa imprigionare al posto suo. Inizia così la convivenza nel castello con la Bestia, che prova a fare innamorare di sé Belle.
Soltanto quando Belle deciderà di scappare per andare ad aiutare il padre in pericolo, però, la Bestia capirà di amarla e la andrà a salvare dai lupi che nel frattempo aveva incontrato.
Poi, succedono altre cose che non spoilero...
Il regista, comunque,in questa rivisitazione live action, punta tutto sull'oscurità dell'ambientazione: alle tenebre dell'anima della belva, infatti, corrispondono le tenebre del suo castello, della notte perenne in cui è immerso. Solo con il risveglio del sentimento amoroso all'interno del protagonista, la luce farà finalmente capolino negli scenari.
Una favola che è sempre utile "rispolverare", per tenere sempre presente che le apparenze ingannano e che, spesso, chi si mostra scontroso e "brutto", in realtà dentro di sé ha forse sentimenti più teneri ed onesti di chi si mostra sorridente e cordiale, ma poi è pronto a pugnalarti...
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