Dopo il “finalmente sposi” eccoci giunti al “finalmente vampira”.

La saga di Twilight ci aveva lasciati con il fiato in sospeso per le sorti dei suoi protagonisti bellocci e dannati, ritrovatisi invischiati in un triangolo struggente, dove il povero Jacob sembra in procinto di pagare lo scotto della fatale infatuazione per Bella che per conto suo ha occhi che per il vampiro Edward.

Sorvolando sul perché o il per come vampiri pluricentenari provino ancora passioni travolgenti, il capitolo precedente procedeva spostando il riflettore sulla protagonista Bella, tramortita da una gestazione terrificante di non sappiamo quale tipo di demonio nella sua luna di miele, ma abbastanza impaziente di immolarsi al fine di dare ad esso la luce; rivelandolo poi una bambina.

Ed è da qui che il capitolo conclusivo della saga (“sigh!” o “alleluia,” fate voi) riprende le vicende del precedente; e si inizia coi fiocchi, dato che troviamo Bella completamente ristabilita grazie al suo passaggio al mondo dei morti, che scorrazza libera per la foresta assieme ad Edward per placare la sua sete di sangue e tentando di domare la forza, rischiando anche di azzannare bambi nel bel mentre.

Il sovrannaturale dei movimenti si integra alle immagini ed alla bella fotografia, ai visi particolari dei vampiri amici della coppietta e alla note di musica classica, in un collage formalmente ineccepibile che cattura l’occhio con panoramiche di scenari boschivi innevati e un cottage in essi recluso, quasi astratto a momenti, visti in ampia profondità di campo per poi saltare sul dettaglio enfatizzando i poteri visivi acquisiti da Bella con la trasformazione in vampiro dagli occhi cremisi.

Per quanto concerne la storia, i due protagonisti si troveranno ad affrontare l’ordine dei vampiri in marcia per ucciderli a causa della loro figlia ritenuta immortale e pericolosa. Decisamente non il massimo dell’originalità, però la battaglia a lungo anticipata dall’esito molto incerto a causa dei diversi esseri con diversi poteri in gioco non brucia il finale che rimane imprevedibile. 

(voto: 3,5.)

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