Tra le avventure più prettamente jazz di Zorn spicca questo trio, che oltre al nostro sassofonista di (s)fiducia annovera George Lewis al trombone e Bill Frisel alla chitarra. Nessuna sezione ritmica nè basso, solo due ottoni e una chitarra nel sottofondo, cosa che per un trio hard bop suona per lo meno un pochino bizzarra.
Si perchè questo è un trio hard bop, che per l'occasione rispolvera le composizione di quattro "oscuri" jazzisti (ben venga qualcuno che mi dice che non sono affatto oscuri ma ben noti, ma per lo meno per me erano oscuri). Kenny Dorham, Hank Mobley, Sonny Clark e Freddie Redd. Tutto catalogo Blue Note dei tardi anni '50, nel booklet si trovano citati i dischi originali dai quali sono presi i pezzi.
Il risultato sono 20 tracce piuttosto brevi, attorno ai tre-quattro minuti ciascuna, che per il jazz anni '50 sono brevi (in questo senso l'interpretazione ricorda forse il primo bebop di Charlie Parker che il jazz successivo). Ma le influenze di approccio sono altrove, almeno se si legge il booklet del CD dove si ringraziano sentitamente gli Agnostic Front e gli Husker Du. In effetti l'idea sembre quella di suonare il bop con approccio hardcore punk, due musiche che sicuramente un tratto comune ce l'hanno nella velocità.
Alla fine il tutto suona piuttosto rispettoso delle melodie originali e al contempo piuttosto diverso nello spirito improvvisativo. Le improvvisazioni sono piuttosto brevi e un po' slegate dal tradizionale schema della struttura armonica tipico del bop. Siamo ovviamente di fronte ad un tributo che non è una semplice riproduzione di uno stile passato; e si sente che i nostri tre musicisti, per quanto ancora giovani (il disco è del 1987) di stile ne hanno già parecchio.
Se vogliamo questa è un'anticipazione di quello che ascolteremo con i Naked City e con Masada. Zorn ancora non aveva composto ancora molto e si dedicava ai tributi ai suoi musicisti preferiti (Morricone, Ornette Coleman e via di seguito). Questo "News for Lulu" è probabilmente uno dei suoi tributi meglio riusciti. Lo stesso trio ha inciso pure un live ("More news for lulu"), pultroppo con una qualità audio abbastanza scadente.
In copertina ci troviamo l'incantevole Louise Brooks, in qualità di musa al contempo perversa e infantile. E che vogliamo di più da un disco jazz?
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