Sì, sì, tanta musica tenta, si sforza, non è male, ma... Tutte queste note, messe in bell'ordine... troppe note. Tutti questi timbri, queste voci diverse... troppi strumenti. Non è vero che il silenzio è la musica perfetta: nel silenzio comincio invece a sentire tutto il sottobosco dei rumori parassiti... troppe distrazioni.
La musica perfetta non esiste. La musica perfetta ha una nota sola, ma quella nota profuma di tutte le note, come la luce del sole si rifrange in tutti i colori. La musica perfetta non ha un ritmo, eppur si muove. Non ha un'aria, però ha uno svolgimento. Non si diffonde e non si disperde, perchè viene da ogni cosa. Non si sente con le orecchie ma si avverte col cervello, perchè si manifesta nel regno dei sensi tanto quanto appartiene al pensiero. Non è organica come un arpeggio di chitarra né sintetica come un blip da un circuito stampato: la musica perfetta è un brusìo, un suggerimento, è la voce del vento, è il gorgoglio della vita in formazione.
La musica perfetta non necessita ascolto perchè pare venire da dentro, da un'anima che tutti condividiamo, eppure prende, come un fenomeno paranormale e, irresistibilmente, trascina chi vi è immerso in un altro stato, in una sorta di iper-realtà in cui le sensazioni si acuiscono e la logica che governa l'universo appare finalmente accettabile. La musica perfetta non ha inizio né fine: ci si può allacciare in qualsiasi momento senza rischiare di non capire. Come con un familiare, ci si può fermare per un contatto personale o si può darla per scontata come una presenza amica vicina ma ininfluente. È presente ed è distante e, se mi fermo ad ascoltare, mi parla sia di me che del grande universo. Mi è nota ed è nuova al tempo stesso.
La musica perfetta dispone dei sentimenti a piacere di chi l'ascolta, non come queste sinfonie che altro non sono se non sfuriate di compositori bizzosi con un attacco di bile o con un'erezione. La musica perfetta mi riflette il mio presente, mi ricorda un remoto passato e mi delinea il futuro; è precisa quanto elusiva, evocativa come astratta, ed è animale, minerale e vegetale insieme. La musica perfetta è della terra ma del cosmo pure, di questo mondo e dell'al di là. È il suono di fiume, fornace, fiore, è l'eco di piedi, pinne e pedali e s'ascolta in casa, in casbah e in caserma. È il colore della fibra del mondo al microscopio e al cannocchiale. È il movimento delle fibre della materia che respira nel grande buio. È l'attrazione degli elettroni che si legano e cambiano così colore agli elementi.
La musica perfetta è la cifra universale. La musica perfetta è quella che l'orchestra suonava mentre il Titanic affondava lungo tutte le ventimila leghe fino in fondo al mare.
La musica perfetta non esisteva. Qualcuna doveva pur farla. Eccola. Incredibile. Perfetta.
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