Ciao cari amici debaseriani! Stavolta, con la mia macchina del tempo, vi porterò nei mitici anni '70 e precisamente nel 1974. Voglio farlo parlando di questo "+ Justments" di Bill Withers, uno dei miei miti del soul.

Dopo aver dato alla luce due perle come "Still Bill" (1972) e "Live At The Carnagie Hall" (1973) il soul-singer americano ritorna con questo interessante lavoro, meno popolare dei precedenti, ma apprezzabile.

Il brano iniziale You sembra quasi un sequel di "Use Me" (contenuta in "Still Bill"), mentre The Same Love That Made Me Laugh si fa apprezzare per il suo groove soffice e bluesy . Anche l'interpretazione di Withers fa la differenza.

Ottima anche Green Grass, in cui il nostro story-teller ci invita a non farci ingannare dall'apparenza e dall'erba del vicino non sempre la più verde, mentre Heartbreak Road spicca per il suo ritmo medio e incalzante al tempo stesso e per le note calde del piano elettrico Rhodes suonato dal soul-singer.

Più sognante e suggestiva è invece Can We Pretend con la voce intensa di Withers e la chitarra di Josè Feliciano che conferisce al brano accenti latin-folk.

"+ Justments" è un'altra prova ben riuscita di Bill Withers che, nel corso della sua carriera ha saputo raccontarci in musica storie della vita quotidiana con il cuore in mano come uno di noi, un parente intimo o un amico. Stupisce anche la sua vocalità, priva dell'estensione dei suoi contemporanei, ma in grado di trasmettere grandi emozioni. Questo è un album che merita di essere riscoperto da ogni neofita e cultore navigato di buona black-music anche per via dei suoi arrangiamenti impeccabili e ricchi di calore soul.

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