A dire la verità mi sono avvicinato con molti pregiudizi verso questo album del quartetto di New York... vuoi perchè il precedente "Uncivilization" non mi aveva entusiasmato per niente malgrado le collaborazioni con nomi importanti, vuoi perchè negli ultimi periodi i miei gusti sono molto orientati sulla melodia o sull'emo intelligente (Dredg, Yaphet Kotto)... sta di fatto che Kill or be Killed è rimasto per molto tempo sotto la voce "da ascoltare".

Un bel giorno mi sono deciso... ok, oggi è la giornata giusta... parte la prima traccia... "World on fire (intro)" che come quasi tutti gli intro è senza dubbio inutile... e poi arriva la vera "World on Fire"... il mondo è a fuoco... e che fuoco cazzo! Metalcore pesante come un macigno, molto più pesante di quanto i Biohazard non avessero mai fatto... batteria sparata, le voci di Evan e Billy che si sovrappongono sin continuazione, la prima in un simil-growl e la seconda in uno scream disperato. Bella bella!
Passo alla seconda traccia... comincia lenta... che palle, ecco tornati i Biohazard meno ispirati... e invece no! Ecco che la batteria riparte! E anche se nel ritornello si rallenta un po' fa niente... ogni tanto bisogna anche rilassarsi...

Non vi faccio una recensione canzone per canzone... starei ore... comunque tirando le somme direi che questo disco è più che discreto... ovviamente difficilmente brillerà per originalità... ma almeno "regala" una mezz'ora abbondante di musica fatta con passione, sincerità e esperienza. Perchè sti quattro energumeni pluritatuati, ambasciatori di una città in cui la vita non dev'essere troppo semplice per i più sfigati, e diciamolo tranquillamente pure un po' tamarri sono in giro da 15 anni... mica bruscolini e Linkin Park!

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