"Uncivilization" è stato prodotto dai Biohazard in piena parabola discendente della loro popolarità. Anche questo disco, infatti, sottolinea come la band di Brooklyn sia stata a corto di idee dall'abbandono del chitarrista Bobby Hambel, all'apice del successo del gruppo con "State Of The World Address". Era il lontano 1994. Da lì fino al 2005, anno dello scioglimento, i cinque dischi registrati non si sono neanche avvicinati al successo di quell'album.
Ma passiamo al disco in questione. In "Uncivilization" i Biohazard sperimentano una collaborazione con vari artisti, tra cui Phil Anselmo (Pantera) e Corey Taylor (Slipknot). All'inizio troviamo però quattro tracce "pure", che a dire la verità mostrano i loro attributi in maniera grintosa e abbastanza gradevole. Poi arrivano gli ospiti speciali: a mio parere "Gone" (Sepultura), "Last Man Standing" (Sen Dog) e soprattutto "Cross The Line" (con l'amico Peter Steele) sono le più convincenti, oltre a "H.F.F.K." e "Domination" con i già citati Anselmo e Taylor. Quindi, come si può vedere, qualche discreta traccia la si può trovare tranquillamente, per dimostrare che questo album non è proprio il genere di dischi buoni solo per giocare a frisbee o quant'altro, ma, al contrario, a qualcuno potrebbe piacere.
Alla fine rimane un niente di eccezionale, a tratti piacevole da ascoltare, ma ci si poteva aspettare di più (o no?). E oltretutto ha un titolo che per alcuni può risultare impronunciabile.
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