È difficile non descriverla come folletto islandese o techno-naturalista, ma Björk è molto, molto di più.
Debuttando da solista dodici anni fa, dopo essersi liberata dal peso di una band che non capiva le sue nuove voglie musicali, e avendo continuato nel frattempo a sfornare album diversi tra loro ma con comuni denominatori tra cui genialità e inesauribile ispirazione, questa cangiante sognatrice ha salutato il nuovo millennio con il suo miglior album.
Ogni suo lavoro, nonostante lei abbia saputo reinventarsi continuamente, porta la sua firma, grezza e rude, dolce, forte e impulsiva. Punk, jazz, pop, dance, un’ orchestra di 64 elementi e sintetizzatori che a turno diventano protagonisti, una colonna sonora per Lars Von Trier, voci e cori… e Vespertine. Intimista, naturalista, scioccante e pulsante di beat elettronici che vanno a ritmo col suo cuore e coi passi tra i boschi nelle sue passeggiate in Islanda, Vespertine racchiude la magia e le sfumature dell’ intenso mondo di Björk, rendendo serenamente eterei anche coloro i quali vogliono affrontare con lei questo viaggio.
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