Uscito nell'aprile 2014, ID-LEAKS si presenta come un piccolo gioiello, nove brani tra neo soul e contaminazioni d'n'b' scritti e arrangiati in modo impeccabile e accompagnati dalla voce calda, a tratti pungente, di Naima Faraò.

Non sono di certo una band alle prime armi, questi Black Beat Movement, un collettivo artistico che porta sul palco musicisti provenienti da progetti già noti al pubblico italiano, da Vallanzaska a Rezophonic a Rootical Foundation, e che in poco meno di due anni ha collezionato oltre 100 date, tra cui due apparizioni al festival europeo Sziget. Ed è proprio la loro enorme carica live che ci porta a scrivere di loro. Uno spettacolo di altissimo livello, coinvolgente, che raggiunge il suo apice proprio nel momento in cui tocca il palcoscenico. Se su disco le coordinate entro cui la band si muove sono varie, a tratti estremamente diverse tra loro (echi lounge, soul, qualche accenno reggae), tanto da dare al disco un approccio decisamente maturo e leggermente dispersivo, l'impatto dal vivo è di tutt'altro livello.

Magnetici, danzerecci, i brani si susseguono senza mai annoiare e lasciando l'impressione di ritrovarsi a ballare vecchi successi, piuttosto che brani inediti ancora sconosciuti.

Particolarmente degni di nota What a Gwaan? e All Trapped, vagamente vicina a certo hip hop, e poi Break It e Pla(y)ces, dal respiro decisamente internazionale, tra soul e dubstep. Da sottolineare la presenza quasi costante degli scratches, magistralmente guidati da Dj Agly che, insieme al sax di Luca Specchio contribuiscono a rendere questo ID-LEAKS un progetto decisamente magnetico, forse non innovativo, ma capace di regalare quaranta minuti di pace, serenità, piacevolezza.

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