Una volta avevo un amico. Me ne ha combinate di tutti i tipi, lo giuro.
Per esempio, una volta si fece prendere a schiaffi da un derelitto figlio di puttana, nel cesso di una schifosissima bettola brianzola, il tutto dopo aver vivacemente e goliardicamente insultato una avvenente ragazza dai costumi decisamente bassi (direi praticamente sotterranei, in tutti i sensi), rasentando i confini della denuncia. Non ci capiva niente, e mai ci ha capito niente ritengo, del così-detto processo intento a derivare una "morale" dalla vita vissuta.
Morale (mia s'intende), ci siamo persi definitivamente di vista.
Tuttavia non dimenticherò mai ciò che mi disse, sbottando, quando sentì i Black Cobra per la prima volta. E quella affermazione, suonava più o meno così: "Cristo, ma che porca put.. questa è la roba più pesante che abbia mai sentito!". Il mio caro amico, nonostante non ne abbia imbroccate molte nella vita, catalizzò se stesso in quell'istante medesimo.
Aveva ragione, almeno per una volta. Quella, era per davvero la cosa più pesante che avesse mai sentito.
"Bestial", così si chiama quest'album, ha molto del titolo che evoca. Ma non crediate di avere a che fare con il solito gruppettino "metal-a-ddrone", perché questa gente si offenderebbe, e non credo vi piacerebbe sentirne le grida. In fondo, è tutta colpa del minimalismo signori, c'è chi è capace di saperne trarre qualche cosa, e chi invece farebbe molto meglio a comperare appezzamenti su Marte: e le persone in questione sanno come sfruttarlo (il minimalismo, e forse anche Marte..). Ma quello che più mi colpisce è la linearità di questa gente: senza fronzoli, senza "barocchismi", senza ineziucole da de-generare. Ed eccovi servito il marchio di fabbrica: Black Cobra.
Black CHI?
Black Cobra, ovvero una cavalcata mantrica su epidermidi prive di difese alcune; una colata di piombo fuso sconsacrato da sciamani Maya; un Sole Oscuro in picchiata verso inermi oceani di puro disgusto. Un mostrificato altare su cui far scorrere ettolitri di peyote liquefatto. Disegno abominevole dell'inconoscibile.
Ecco chi.
Fra gli undici brani lovecraftiani che troverete, molti non vi lasceranno nemmeno il tempo di restare perplessi, ossia adombrati sotto il ramo del quesito: "ma come porco di un Giuda fanno?". Semplice signori: i due menestrelli in questione, altro non "fanno" che Cavalcare. Che cosa? Ma è ovvio! L'onda dell'esistenza frenetica ed esoterica occulta che popola questo mondo. E il biglietto lo si staccherà per la precisione con "One Nine", una statua Inca di pura Orite che distruggerà le ossa e frantumerà le idee sino a sterilizzarle caracollandovi addosso; brano secondo "Thrown From Great Heights", ed il ritmo cardiaco si approssimerà a battere il record del mondo; brano terzo, "El Equis", e si squarcieranno cateratte dal cielo, per inondare la vostra mente di perversioni psichiche mai delineate prime; brano quarto, "Beneath", rappresenterà una meravigliosa perla arcana al rallentatore, per ingannarvi come meglio lorsignori desiderano; "Omniscent", sarà invece preludio alla virulenza sincopatica indù; "The Cry Of Melora", brano sesto, comparirà agli occhi vostri come parabola filo-Melvinsiana in grado di far traslochi in casa vostra, "causa vibrazioni"; "Broken On The Wheel", probabilmente l'unico dei brani realmente riflessivi dell'album, paragonabile solamente al naufrago che trova rifugio su di uno scoglio, vi intratterrà in attesa che la tempesta venga a ricominciare; "Sugar Water", brano ottavo, radioattivo come nulla prima nel panorama stoner-doom ipotetico del secondo millennio; "El Doce De Octubre", meditabondo e onirico, come un Visnu Purana in meditazione profonda, anzi profondamente abissale; "Sombra De Bestia", siamese gemello della traccia precedente, o suo sdoppiamento; "Kay Dur Twenty", Ultimo brano, conclusione "amichevole", per ricordarvi (o forse obbligarvi?) a ricordare di mettervi le maschere anti-gas la prossima volta che oserete abusare di questo oppiaceo vinilico.
Se i Maya, i Kyuss, gli Electric Wizard e gli Sleep avessero mai compiuto comuni riti orgiastici degni di tale fama, credo che i Black Cobra ne sarebbero il mostruoso figlio, atto a continuarne la discendenza nel modo più moderno ed attuale possibile. Sacerdote prescelto a conlcudere l'ultimo dei cicli.
Lasciate che Essi vengano a voi.
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