Zakk Wylde non è uno a cui piace stare con le mani in mano. In tutta la sua carriera sono circa 30 le pubblicazioni in cui ha messo mano (in maniera magistrale, non c'è che dire) e la media record sta nell'arco di tempo 1996-2006, ben 12 dischi hanno visto la luce grazie a papà Zakk, 'Shot To Hell' compreso. Premettendo che Zakk Wylde è probabilmente uno dei pochi chitarristi coerenti, nonostante qualche passo falso nel virtuosismo, e che è uno dei miei dei personali, un calo di qualità dopo cotanti capolavori poteva starci. Questo calo prende il nome di Mafia.
Se fosse stato l'esordio avremmo gridato al capolavoro, ma dopo vent'anni i marchi di fabbrica di Zakk e company diventano cliché, ed è imbarazzante come questo disco neanche prova ad aggiungere qualcosa al percorso musicale della band, lo stile è quello, i Pride & Glory sono lontani anni luce e l'ombra del virtuosismo aggredisce il nostro barbuto eroe. E' vero che potrebbe essere anche l'estremo tentativo di rimettere in linea le cose dopo 'Book of Shadows' ed esperimenti più o meno lontani dal concetto BLS, ma questa coerenza, in tutta sincerità, rischia di diventare controproducente.
Le premesse per il pacco ci sono, anche se poi alla fine il disco è scorrevole e bene ascoltabile. La qualità c'è, la rozzaggine pure, le canzoni un po' meno. Fire it Up mette in chiaro le cose, ottima opener, e un primo picco si raggiunge al giungere di Suicide Messiah, una delle tracce migliori del disco. In This River è un appassionatissimo tributo al mai troppo compianto Dimebag Darrel (R.I.P.), canzone bellissima che abbassa un po' il ritmo fino a Death March, altra ottima track, peccato per la voce sovraprodotta. Too Tough To Die e Electric Hellfire sono l'altro picco, discreta la prima e ottima la seconda, tirata e per nulla riempita. Si arriva a Dirt on The Grave, altro calo di tensione colmo di stile che prende a piene mani da 'Book of Shadows'. Le canzoni che ho omesso sono solo riempitivi che non si distinguono dal mucchio.
In sostanza un buon disco, che avrebbe preso 5 se fosse stato dimezzato in lunghezza per via dei numerosi riempitivi e che non aggiunge assolutamente nulla e da la perfetta immagine di un gruppo che dopo anni di onorata carriera inizia a stagnare nelle sue stesse idee. I fan potrebbero rimanerci male (anche se nel 2006 è difficile che ci sia un fan che non abbia ascoltato 'Mafia'), i primi-ascoltatori potrebbero entusiasmarsi piacevolmente.
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