L'autore ci tiene a premettere che questa recensione è storicamente ignorante e piena di pregiudizi e lo è volutamente. Buona lettura.
Gli hippie sono la peggiore macchia sulla tovaglia della storia del ventesimo secolo, al secondo posto, parecchio staccato, troviamo il nazismo; la seconda guerra mondiale è solo al ventisettesimo posto, rivalutata per aver dato ispirazione al film capolavoro "Tora! Tora! Tora!".
Gli hippie facevano davvero schifo, non si lavavano, avevano una condotta morale indegna e indossavano magliette improponibili, sempre che si vestissero, ovvio.
E vogliamo parlare della musica degli hippie? Una palla mortale, un florilegio di robaccia ascoltabile solo sotto acido, casino e bava colorata (sì, quegli sfondi psichedelici colorati da that's 70's show), inni pacifisti di gente noiosa, gente esclusa dall'esercito per insufficienza fallica che sfoga la sua piccolezza lamentandosi di una guerra che "ccioè nnon è bbella", "non fate la guerra, giocate alla morra" (l'amore non lo facevano perchè tutti sapevano delle loro piccolezze)...
Per fortuna oggi gli hippie si sono evoluti, girano la terra su furgoncini industriali wolksvagen, usano il deodorante e si sono comprati tanti strumenti elettronici: wurlitzer, vocoder, moog, batterie elettroniche e tante altre cosucce interessanti; ed è questo il caso dei Black Moth Super Rainbow, 5 ragazzi dall'aria sfigata, ma ben profumati e hippie solo nello spirito.
La loro è musica da trip allucinogeno, che dovrebbe sostituire nell'immaginario collettivo la colonna sonora di tutti i documentari della "Summer of Love" e nefandezze varie; la cosa bella di questo disco è che sarebbe potuto tranquillamente essere registrato da una comune hippie di 40 anni fa, se solo si fossero trovati un lavoro vero riuscendo a raccattare qualche soldo per comprare degli strumenti veri.
In poche parole la loro musica si può rappresentare con gli Air e i Boards of Canada intenti a sniffare Mentos alla fragola, per sballarsi tutto il pomeriggio, per poi tornarsene tranquilli tranquilli dalle loro mogli, tastiere e vocoder incontrano basso e batteria un po' veri e un po' finti, testi inutili e naturisti, il classico flauto hippie, la classica chitarra scordata hippie, il tutto in brani da massimo tre minuti e qualcosa...
Una delle cose migliori della Summer of Loaf 2007.
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