Raramente mi è capitato di imbattermi in una cosa del genere: una band sostanzialmente in ripresa, con alle spalle un disco del calibro di Cross Purposes, che scivola, anzi precipita in un baratro, nel vuoto. Bum! Forbidden rappresenta il prototipo del disco prodotto con il deretano, di qualità scadente, sia nella composizione dei brani che nell'esecuzione, nonostante musicisti di prim'ordine come Neil Murray, Cozy Powell e naturalmente Tony Iommi.

L'ascolto è uno scempio, dall'inizio alla fine, del tutto sottotono rispetto ai fasti di un tempo. Orrenda la linea di vocale The Illusion Of Power, al limite di un cantato stonato, una pessima prestazione di Tony Martin. C'è anche il cantante Ice-T, dalla band Body Count, a dare man forte: nulla da fare, fa proprio schifo. Get A Grip sembra uno scarto di qualche session o registrazione passata, Can't get close enough è banale, Shaking Off The Chains è scontata, I Won't Cry For You non ha sostanza, Guilty As Hell non ha né capo né coda, Sick and Tired presenta un riff già sentito. Meglio non parlare neanche di Rusty Angels, che già dal titolo fa presagire la demenzialità del brano. Kiss of death è il pattume finale. L'unico pezzo davvero bello, Loser Gets It All, ma non è stato incluso nell'album, se non soltanto nella versione giapponese e ciò rappresenta un altro punto a sfavore. A completare l'opera, uno pseudo-artwork di qualità scadente, disegnato davvero male, per non parlare del retro, ossia le bruttissime caricature dei membri della band, a formare un malriuscito miscuglio fra temi dark e (fiacco) umorismo.

Conviene a questo punto non tirarla tanto per le lunghe: Forbidden è proprio un disco di emmenthal, una fesciata di proporzioni enormi, una raschiatura di fondo del barile. Più in basso di così i Black Sabbath non potevano proprio andare. Sarà soltanto la Reunion del nucleo originale della band nel 1999 a rialzare le sorti di un progetto altrimenti destinato alla nemesi. Senza ispirazione i dischi non si possono fare, soprattutto se a dettarne la produzione sono una casa discografica avida e una marea di obblighi di contratto da onorare. Grande lezione per Tony Iommi, che d'ora in poi si muoverà coi piedi di piombo.  

Forbidden: vietato ascoltarlo!

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