Scorre l'anno 1982 quando i Sabbath decidono di pubblicare questo live dopo il loro grande successo nel "Mob Rules World Tour". Dopo l'addio a Ozzy Osbourne il gruppo trovò subito un degno successore: Ronnie James Dio.
Dio fa capire subito a tutti i fan di che pasta è fatto nei 2 album dell'era Dio quali 'Heaven And Hell' e 'The Mob Rules'. "Live Evil" pubblicizza ancora meglio i 2 album e offre un live che fonde le migliori canzoni dell'era Osbourne e i successi dell'era Dio. L'album si presenta con una copertina stupenda, una delle migliori dei Sabbath, con dei personaggi "oscuri" che escono dal mare e si gettano in una spiaggia. Macabro…
Il concerto parte con un intro strumentale "E5150" che rende ancora più piacevole la canzone seguente: "Neon Knights". Anche nella quarta canzone Dio si esprime al meglio, interpretando "Children Of The Sea" nel migliore dei modi. "Voodoo" credo sia la peggiore del live. Non dimentichiamoci però della mitica "N. I. B." che troviamo per terza dell'ordine e delle successive "Black Sabbath", "War Pigs" e "Iron Man", che non ci fanno perdere la memoria dei vecchi mitici Sabbath originali anche se c'è Dio alla voce. Poi la magica "The Mob Rules", canzone rock e title track del loro ultimo lavoro in studio, delizia il pubblico per poi lasciare posto a "Heaven And Hell", il vero e proprio capolavoro del live e dell'era Dio che poi sentiremo anche alla fine di "The Sign Of The Southern Cross" e "Paranoid". "Children Of The Grave" e "Fluff" chiudono il concerto.
Bel live con prestazioni grandiose di Tony Iommi e della band, composta dal mitico Greezer Butler e da Vinnie Appice che aveva sostituiti Ward per problemi di famiglia e salutari. Bravo Dio. Questo è l'ultimo album dei Sabbath con Dio che lascerà il gruppo per fondare l'omonima band: i "Dio".
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