I quattro membri dei Sabbath danno inizio alla loro carriera musicale nei primi anni 60 nel tentativo di evitare lavori umili, privi di prospettive e spronati dal successo di altri 4 eroi, i Beatles anch'essi provenienti dalla working class. Nonostante frequentino la stessa scuola, Ozzy e Tony nutrono un'antipatia reciproca. Gezeer a quel tempo studia contro la sua volontà per diventare contabile e conosce Tony perchè bazzicano lo stesso quartiere: rimane colpito dalla sua aggressività da vero duro. Ironicamente, la prima impressione di Tony è che Gezeer sia completamente pazzo.
I quattro dopo aver militato in vari gruppuscoli locali finiscono nelle due band più importanti:i Rare breed, gruppo pseudo sperimentale nel quale confluiscono Ozzy e Gezeer, e i Mithology, una blues band con Tony e Bill. Poco tempo dopo i due gruppi si fondono dando vita all'embrione dei futuri Sabbath. I nostri eroi cambiano dapprima in The heart blues e poi più semplicemente in Heart. Quando il gruppo sembra aver trovato i giusti equilibri, a Lommy viene offerta la possibilità di suonare con i Jethro Tull. Siamo agli inizi del 1969. Fortunatamente per i Black Sabbath, la collaborazione di Tony con i Tull è di breve durata. Decide quindi di riunire i vecchi compagni. La stesura del primo album coincide con l'avvicinamento del gruppo alla magia nera e al mondo esoterico: tutti i componenti iniziano a leggere i poemi di H.P.Lovecraft e un libro anglosassone del dodicesimo secolo intitolato Beowulf. Nel frattempo la popolarità del gruppo cresce. Il 13 febbraio 1970 viene pubblicato in Inghilterra. Il successo Inglese spinge la casa discografica a pubblicare anche l'album oltre oceano. L'immagine del gruppo rischia di superare i confini del lecito: satanisti va bene, criminali no.
All'inizio del 1970 i musicisti entrano in sala d'incisione. La leggenda racconta che una volta finite quasi tutte le canzoni e aver deciso il titolo (War pigs) la band si trovi con un paio di ore libere durante le quali per caso nasce 'Paranoid' con il suo semplice riff e con un testo scritto di getto. Per i Sabbath si tratta solo di un esercizio di stile, ma il produttore e il tecnico vedendo nel brano una potenziale hit, lo fanno uscire come singolo e constatato il successo, decidono di dare lo stesso titolo all'album che viene pubblicato il 18 settembre 1970. Il brano d'apertura è War pigs, un riff incandescente di Iommy che si trasforma in una canzone martellante scandita dal rullante di Ward e dalla voce sempre più ipnotica di Osborne, otto minuti di distorsioni guidate dal basso di Gezeer. Segue Paranoid vero e proprio inno manifesto. Riff veloce e duro, batteria e basso che viaggiano a braccietto sostenendo un Ozzy assolutamente perfetto. La successiva Planet Caravan è la prima sorpresa, il ritmo si calma improvisamente, un sottofondo di percussioni quasi ipnotiche prende per mano l'ascoltatore, la chitarra è pulita, con un assolo che sfuma dolcemente. Con Iron Man, però si ritorna al punto di partenza con la cassa di Ward a dettare un tempo, prima che la chitarra, nuovamente distorta compia il suo lavoro.La voce viene filtrata attraverso un piccolo megafono quando Ozzy declama il titolo il ritmo cresce, poi s'interrompe e di nuovo il riff ricuce visioni notturne.
Con Elettric Funeral il discorso non cambia: rock blues corposo, chitarra e voce si susseguono,i versi sono ancora apocalittici e raccontano un disastro atomico. La successiva Hand of doom è inquietante e misteriosa, tutta giocata sulla voce di Ozzy: è lui che detta il tempo a tutti; poi il basso di Gezeer introduce il consueto cambio di tempo e di colpo ti sembra di entrare in un'altra canzone. Rat Salad si apre con un nervoso feedback di chitarra stoppato all'improvviso:il pezzo infatti è una pretesa per mandare il batterista in un breve assolo.
Con 'Paranoid' i Black Sabbath sono al culmine della loro creatività, pionieri di un genere che per molti anni li vedrà sugli altari. I loro spettacoli dal vivo si arricchiranno sempre più di simbologie sataniche fino ad imprigionarli dentro un'etichetta dalla quale non riusciranno più a staccarsi, prigionieri di se stessi e della loro musica.
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