Anno 2002: Dopo ben 4 anni dal predecessore “Nightfall In Middle Earth”, a mio parere il punto più alto toccato nella discografia dei Bardi esce “A Night And Opera” (chi ha detto Queen?) che suscitò non poche polemiche. Già qualche segnale premonitore lo diede la copertina, completamente diversa – e meno ispirata - rispetto a quelle precedenti. Il cd presenta quasi una maniacale cura di ogni piccolo dettaglio, prima fra tutte un'ottima produzione. Io ero piuttosto prevenuta rispetto all’ascolto di questo lavoro, avendo letto commenti non troppo positivi dei fan, che criticavano il cd di un’eccessiva presenza di cori e della smisurata complicatezza delle composizioni, manco si trattasse di un lavoro di osticissimo prog metal. A mio parere i cori in questo cd sono assolutamente perfetti e le canzoni non risultano per nulla così complicate come alcuni affermano, anzi, sono molto più dirette di “Nightfall…”. Ecco perché forse ANAO ritorna su alcuni elementi di “Imagination From The Other Side”. Mancano le tematiche legato all’universo di Tolkien tanto care al gruppo, così com’è quasi sparita l’aura medievale che aleggiava nei precedenti lavori, essendo ANAO è molto più solare.
Il cd apre con “Precious Jerusalem”, un pezzo dalle ritmiche più adatte ad un gruppo prog e un aria più adatta ad un gruppo del caldo Sud America (a me ricordano gli Angra!). Ottimo pezzo sperimentale. Si continua alla grande con la maestosissima “Battlefield” dove ritorna per un attimo l’ aria epica e medievale di un tempo: Il pezzo ha davvero un feeling straordinario ed emotivo ed i cori sono sfruttati in maniera superba. Si continua con “Under the Ice”, un pezzo molto solare dedicato alla Guerra di Troia. “Sadly Sings Destiny” è sicuramente il brano che mi ha colpito di meno, sia come cantato sia come struttura. Molto bello il mid-tempo “The Maiden and the Minstrel Knight”, davvero evocativo. Bella anche “Wait for an answer” un pezzo aggressivo e dalle ritmiche molto dinamiche e potenti. “The Soulforged” è il pezzo successivo, dotata di un ritornello assolutamente favoloso e di riff assolutamente ottimi. Uno dei picchi del cd. “Age of False Innocence” alterna momenti potenti ad altri più riflessivi mentre “Punishment Divine” ci riporta indietro ai primi album e ci regala una speed song dotata di fascino e potenza fuori dal comune. La traccia numero 10 è la celeberrima “And Then There Was Silence” che nella sua durata mastodontica racconta le visioni di Cassandra. Il pezzo è un capolavoro, una vera opera-metal, dove viene mantenuta la tensione per tutto il lavoro. Molti l’hanno accusata di eccessiva prolissità, ma i detrattori dovrebbero ricredersi. Il cd si chiude con la bonus track “Frutto Del Buio”, realizzata in lingua italiana. La stessa canzone è stata tradotta anche in lingua francese, inglese, spagnola e argentina. Effettivamente la pronuncia di Hansi è spassosissima, però dopotutto i Bardi devono aver fatto uno sforzo non indifferente.
Questa è la vera progressione: Evolvere il proprio sound. Certo, io ritengo ancora NIME il loro miglior lavoro, ma “A Night And Opera” regge il confronto ottimamente con “Imagination From The Other Side”.
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