Sono lontani in qui i quattro bardi proponeva uno speed metal molto influenzato dagli Helloween ora i ragazzi teutonici sono al quarto disco e mostrano una maturità compositiva non indifferente e un sound personale.
Il cd apre con due speed song davvero ottime,veloci e accattivanti ma anche melodiche: “Time What Is Time” e “Journey Through The Dark”, anche se la seconda è più oscura rispetto alla prima. “Black Chamber” è un bel brano solo di voce e piano anche se dura circa un minuto. “Theatre Of Pain” è uno dei pezzi migliori del lotto,elegante e sinfonica. “The Quest For Talelorn” è un brano molto melodico mentre “Ashes To Ashes” è una classica canzone dei Blind Guardian, dove si sentono potenti le chitarre . “The Bard’s Song-In The Forest” è una splendida ballad che viene suonata di consuetudine ai concerti del gruppo. Anche "The Bard’s Song-The Hobbit” è un ottimo pezzo corredato da un bel testo. “The Piper’s Calling” è solo un intermezzo che introduce al miglior pezzo del cd, ovvero la title track: un brano che ha un ritornello assolutamente fantastico,assoli emozionanti e una buona doppia cassa.
La mia edizione dell’album contiene anche 3 bonus track. La prima, “Spread your Wings” è una cover dei Queen davvero riuscita, grazie anche all’entusiasmante voce di Hansi, “Trial By Fire” è un buon brano speed mentre la versione Orchestrale di "Teatre of Pain" fa concorrenza all’originale.
Quindi un ottimo cd, consigliato in primis a tutti gli amanti del power,ma anche a tutti i metallari del pianeta.
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