"Like eating glass" ti introduce in una dimensione, fatta di sonorità coinvolgenti, dalla quale non vorrai uscire. Questa dimensione si chiama Silent Alarm ed è creata da Kele Okereke, Gordon Moakes, Russell Lissack e Matt Tong: the Bloc Party.
Dopo i primi 30 secondi è lecito fare una smorfia, pensare: ”non fa per me” e passare a "Helicopter", la seconda traccia, che non lascia dubbi… hanno talento e il ritmo è incalzante… quasi quasi rimetto la prima e l’ascolto fino in fondo… i ripensamenti denotano intelligenza! Perché prima l’ho interrotta??!
Ci sono, faccio parte anch’io di questa dimensione che in "Positive Tension" e "Banquet" lascia senza fiato ma mi sento ancora incompleta per cui vado avanti e in "She’s Hearing Voices" trovo la mia linfa vitale.
Che sia la voce inconfondibilmente nera e ovattata di Kele? La chitarra di Russell?? Non c’è un elemento in particolare che non ti fa rimpiangere di essere in questa dimensione che si configura come una foresta dove i riff sono la luce che filtra tra i rami, bacchette roventi impugnate da Matt.
E’ la foresta dell’indie rock che trova la sua completezza nello scenario anni ‘70-’80 inglese: The Fall, The Cure, Gang of Four, The Clash e perché no, Elvis Costello
Si può respirare in "Price of Gas" che ti coinvolge quanto "London Calling" (the Clash) e poi eccomi di nuovo nella foresta: "So Here We Are", che poi si rabbuia: "Luno", ma non per questo me ne voglio andare. Il ritmo mi protegge. La malinconia mi assale: "Plans" ma non riesco a pensare a qualcosa in particolare…questo stato dura 4minuti e 10secondi e con "Compliments" perdura ma non posso farne a meno! Little Thoughts" mi aiuta a lasciare questa dimensione, questa foresta.
Ora ho bisogno di riflettere, poi ci ritorno.

Quest’album è indispensabile nelle collezioni di tutti i seguaci dell’emo-core e dell’indie-rock ma può essere apprezzato anche da chi non ascolta questi generi in particolare perché troveranno lo stesso brani coinvolgenti ( ad esempio "Banquet").
Un gruppo da seguire nella sua evoluzione che se ci sarà, lascerà a bocca aperta.

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