Dopo alcuni promettenti singoli e un'intensa e lodata attività live i Bloc Party giungono all'atteso debutto. La stampa specializzata inglese ha già iniziato il tam tam mediatico che probabilmente porterà ad incoronarli come migliore nuovo gruppo rock del 2005.

Ovviamente potremmo iniziare il gioco delle citazioni e dire che certi brani ricordano i primi Cure (quelli più aggressivi di "Three Imaginary Boys") o i Cure maturi di "Pornography (sopratutto per le percussioni), che vi sono le chitarre tipiche del recente revival garage rock (The strokes, Franz ferdinand et al.) e c'è pure, d'obbligo oggi, la fusione tra dance/funk e rock (più che all'insegna di gruppi USA tipo Rapture siamo più vicini alla sensibilità di certi Blur credo: "Banquet" ricorda come approccio "Girls And Boys").

Detto questo dobbiamo chiarire subito che i Bloc Party miscelano abilmente le varie ispirazioni e alla fine risultano uno dei gruppi più originali usciti dal recente filone rock.
La sezione ritmica roboante e dinamica, attraversata da penetranti riff di chitarra, sostenuta da bassi pulsanti, dona consistenza e convinzione a canzoni che mantengono uno spiccato e ispirato senso pop. L'inizio, "Like Eating Glass" non è trascinante ma il pezzo è intrigante e dopo ripetuti ascolti si rivela riuscito ed è un'ottima introduzione alle scosse elettriche delle successive "Helicopter", "Positive Tension" e "Banquet".
A questo punto anche la sequenza dei brani (che nella riuscita di un album ha la sua importanza) si rivela azzeccata: il quinto brano permette di riprendere fiato. "Blue Light" non è una ballata vera e propria ma un tipo di brano lento che gioca sulle atmosfere e i ritmi ipnotici.
La seconda parte dell'album prosegue senza vistosi cali definendo meglio un sound ricercato e personale. Tra le caratteristiche del sound Bloc Party rientra la capacità di costruire brani pop di una certa complessità con numerosi elementi e variazioni che rendono le canzoni accattivanti anche dopo più ascolti.
Da segnalare "Price of Gas" e "Luno" prima di chiudere (bene) con "Compliments".

Si tratta quindi di un debutto di valore che non delude le aspettative. E' insieme colto, complesso e divertente. Non è ancora un disco privo di difetti e ingenutà ma i Bloc Party sono sicuramente una band da seguire con interesse nel futuro.

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