La luce della notte
Il movimento Cubista si basa sulla scomposizione per poter rappresentare dopo un lavoro di ricomposizione attenta e non casuale vari aspetti della realtà, ed è su questo concetto che si basa tutto un lavoro di collages anche fisici che porta ad un risultato complesso e poliedrico.Il suddetto concetto è molto spesso accostato alla pittura o al limite all'architettura ma spesso a mio avviso si potrebbe accostare alla musica, come nel caso dei Blockhead, la coersistenza di più generi porta ad un risultato completamente diverso da ogni componente, mettendo in evidenza le facce nascoste delle sonorità utilizzate.
"Music by cavelight" è musica sola e notturna, le percussioni semplici e quasi monotone fanno da sottofondo a campioni vocali accompagnati da bassline sinistre e sintetiche sulle quali viaggiano melodie fragili e tragiche che mostrano l'anima e le passioni dei DJ. Le varie facce del cubo che Blockhead evidenzia lasciano spazio alla libera interpretazione, la musica attacca la mente, stimolandola, l'umore e la sensibilità dell'ascoltatore fanno il resto lasciando un senso di mistero e di dolore che si propaga dalla strada al centro della stanza e viceversa.
La gamma dei colori e dei suoni si espande e si concentra adattandosi perfettamente all'atmosfera di una metropoli, un viaggio nella notte che va dal breakbeat all'elettronica, dal funk al jazz, dall'hip-hop orfano dell'MC all'ambient.
I pezzi vanno e vengono come paesaggi gialli e rossi osservati dal finestrino di un treno, commoventi, distanti e vicini, vuoti da riempire con i pensieri, un'esperienza sonora che racchiude l'essenza del "viaggio", una miscela visiva e sonora che sviluppa una pellicola ingannevole e malinconica sedativa e leggermente difettosa.
Musica disperata e fredda, fotofobica e sorda che sfrutta tecniche moderne di armonizzazione, accelerando e rallentando il tempo come fosse una storia d'amore. Un lavoro filmico a tratti straordinario, semplice e stracolmo di musica, nonostante la sua essenza minimale, afrodisiaco e fertile, un suono che è subito casa o strada come fosse un'ambiente unico, un fluire di pattern all'interno dei quali ognuno può ritrovare la propria città anche piccolissima che sia con dentro quel club fumoso dalle luci colorate e tenui dove il tempo si ferma.
Musica per ore piccole, introspettiva e tenebrosa, impressionante in tutta la sua sincerità.
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