Un breve concentrato di puro Death Metal. Nulla di più, nulla di meno. La nuova uscita dei Bloodbath, "Unblessing The Purity", vede il rientro di Mikael Åkerfeldt come vocalist, e la perdita di Dan Swano, Per "Sodomizer" Eriksson lo sostituisce alla chitarra.

Questa nuova release (disponibile dal sito ufficiale della Peaceville), è un EP della scarsa durata di circa 15 minuti, ma in questo breve tempo la band esprime tutto quello che può; rabbia, potenza, devastazione. Il disco si apre in crescendo, rumori in lontananza che piano piano si rafforzano spianano l'ingresso al devastante growl del frontman degli Opeth, che rare volte ho sentito così cattivo e potente, anche se in ogni sua espressione resta attualmente il miglior growl della scena, a mio parere. Gli strumenti a corde hanno suoni pesanti, assassini, non lasciano via di scampo, assoli che scorrono via come lame e che sembrano ferire l'ascoltatore per tutto il corpo, nulla di tremendamente tecnico, si tratta solo di potenza e violenza allo stato puro. La sessione ritmica è rapida e martellante, rimane costantemente nella testa di chi viene investito dalla furia di questa musica. Ogni canzone colpisce l'ascoltatore in pieno petto, senza dargli possibilità di risposta, è un turbine di pesantezza e cattiveria.

Se cercate passaggi chitarristici sbalorditivi, controtempi o melodia, sappiate che avete sbagliato disco. Qui non c'è nulla di tutto questo, ma solo del sano Death Metal della vecchia scuola. Non merita il massimo solo perchè suonare Death Metal Old School nel 2008 ha un'originalità pari a zero.

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