I Blu Infinito sono una band sarda che nasce nel 2003 per il volere di Davide Ciscì (voce, chitarra, basso e tastiere) e Gianmarco Vacca (batteria).

Il primo demo “The Futily Songs”, composto da 3 pezzi, viene pubblicato nel 2004. Ora la line-up della band ha subito delle modifiche: Nicola Meloni si aggiunge alle chitarre e Raphael Saini subentra alla batteria al posto di Gianmarco. La proposta della band è catalogabile come death melodico, ispirato ai grandi maestri svedesi (Opeth su tutti). Però non ci troviamo davanti ad una band senza una propria identità: al death melodico vengono affiancate le più svariate influenze: black, prog, gothic… Inoltre i suoni non sono freddi e glaciali come quelli dei gruppi scandinavi, anzi, sono caldi e avvolgenti, in alcuni frangenti quasi marittimi.

I brani sono tutti di lunga durata, complessi e ricercati, che alternano le classiche sfuriate a momenti più cadenzati e emotivi. Ottimo il cantato di Davide, incisivo e intenso, anche se nei frangenti interpretati in pulito è piuttosto vicino ad un certo Mikael Åkerfeldt. (Non mi sembra opportuno specificare chi sia!). Il primo brano, “Place For Forgiveness”, viene aperto da romantiche chitarre acustiche che poi vengono sostituite da quelle elettriche. Vorrei fare un complimento per quest’ultime, davvero sensazionali. Ottimi le parti aggressive, che presentano una sezione ritmica di tutto rispetto, ma anche quelli più lenti e suggestivi, che sono più vicini alle onde e sole che alle tipiche foreste scandinave. Anche “Cause The Rain” si apre con delle chitarre acustiche per poi diventare molto più oscuro e ritmato e combattivo nel suo incidere. È il brano che più in assoluto si avvicina alla proposta degli Opeth, ma nei frangenti acustici con il cantato acustico ricorda un’altra band, questa volta italiana: I Novembre.

L’ultimo brano del Demo è “Adagio From The Moon”, che si apre in maniera più aggressiva rispetto ai pezzi precedenti. Si susseguono vari cambi di tempo e di atmosfere, anche se ne resta invariato quel suo flavour mite che pregne tutto il lavoro. In alcuni frangenti l’intervento delle tastiere e dei tecnicismi rappresentano la ciliegina della torta del brano, che si conclude in maniera magistrale. I Blu Infinito ci regalano un ottimo demo ed anche se non manca qualche ingenuità mi sento di consigliare questo album a tutti gli amanti del death melodico meno canonico e delle band sopraccitate.

Nel sito www.bluinfinito.com si può scaricare gratuitamente il pezzo “Place For Forgiveness”. Ed ora ci aspettiamo un full-lenght dalla band sarda.

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