Secret Treaties, datato 1974, chiude il cosiddetto "black-and-white period" di quella formidabile band che risponde al nome di Blue Öyster Cult. Caratteristica fondamentale dei BÖC del sopraccitato periodo è la cattiveria, mista a crudeltà e spietatezza, sia nelle lyrics che nei ritmi delle canzoni. Ma anche nella copertina, in cui tutte le tematiche care alla band si sprigionano in questa opera d'arte. Sul fronte un disegno della band davanti all'aereo da guerra tedesco Messerschmitt 262, con cani al seguito e il simbolico scheletro-pilota. Da notare il logo della band al posto della svastica nazista (a quanto pare sostanzialmente una variante camuffata) sull'alettone posteriore del velivolo. Il retro presenta lo stesso aereo in fase di decollo e i cani che giacciono a terra sgozzati.
A supportare tutto ciò, queste angosciose quanto enigmatiche sleeve notes: "Rossignol's surious, albeit simply titled book, the Origins of a World War, spoke in terms of secret treaties, drawn up between the Ambassadors from Plutonia and Desdinova the foreign minister. These Treaties founded a secret science from the start. Astronomy. The career of evil". Le tematiche esplorano mondi misteriosi, ambienti dark, paure ataviche, orrori nascosti, l'esoterico suburbano, il mistero, il mistico di una leggenda metropolitana, in una sorta di "stream of consciousness" orripilante.
"Career of Evil", scritta insieme a Patti Smith, è un formidale hardrock con il fraseggio di chitarra semi-prog e la solida base tastierisitca di Allen Lanier a sostenere l'ossatura di questo del brano, in cui tutto è perfetto. "Subhuman" tratta uno dei soliti "temi caldi", nonché punti forti della band: essenzialmente temi dark, supportati dall'atmosfera cupa della musica. "Dominance And Submission" è uno dei pezzi forti dell'album, caratterizzato da ritmi incalzanti ed eclettici, in cui la chitarra di Donal Roeser (in arte Buck Dharma) fa dei miracoli, soprattutto nel velocissimo assolo.
Spesso si ha la sensazione, nei primissimi secondi di un brano dei BÖC, che si tratti di un banale rock'n'roll. Qui sta una delle tante grandi cose dei Blue Öyster Cult: il fatto di saper riciclare i vecchi schemi del rock'n'roll più classico per farseli propri e quindi riadattarli a qualcosa di completante proprio. Basta ascoltare l'inizio di "ME 262", all'apparenza un banale rock'n'roll, che si sviluppa in una pezzo di hardrock al 100%, con ritornello cantato alla grande, soprattutto quando ripete ossessivamente nel finale il nome del motore dell'aereo (Most these Englishmen live that I migh die / Junkers Jummo 004). Inquietante è il punto di vista della Seconda Guerra Mondiale, vista cinicamente dall'alto di un caccia tedesco durante il Nazismo.
"Cagey Cretins" è il brano dove il cantante/chitarrista Eric Bloom da il meglio di sé con la sua voce, senza contare la ritmica incalzante della batteria di Albert Bouchard e del fratello Joe al basso. Anche i coretti in falsetto fanno la loro bella scena. Ancora una volta le tastiere del genio/chitarrista/tastierista danno quel tocco in più, soprattutto se il brano è "Harvester Of Eyes" (il raccoglitore di occhi, altro brano dall'immane cattiveria!!!). La chitarra qui è davvero secchissima, essenziale, con quella parte rallentata del finale cantata da Eric Bloom sembra dalla uscita dalla voce dello psicopatico di cui parla il brano.
Non può non salirmi un brivido lungo la schiena, se penso ai due meravigliosi brani finali. Il primo è "Flaming Telepaths", un'inquietante pezzo dalle mille sfaccettature, con ritmi sincopati e chitarre magiche dall'inizio alla fine. Suggestivo e variegato, questo brano merita di entrare negli annali della musica rock. Il secondo è ovviamente la bellissima, appassionata e stupenda "Astronomy", una ballata toccante struggente, con un'atmosfera vagamente crepuscolare, e con un fascino indiscutibile. Gande. Semplicemente grande!
Questa manciata di canzoni, che oserei definire davvero straordinarie, vanno a formare il terzo nonché il miglior album mai pubblicato dai Blue Öyster Cult. Nonostante questo capolavoro non abbia riscosso il meritato successo, arrivando soltanto al numero 53 in America, Secret Treaties ha iniziato a spianare la strada al grande successo che sarebbe arrivato con (il deludente) Agents of Fortune. Secret Treaties farà apprezzare i Blue Öyster Cult anche dalle critica. Concludo nel modo più classico, perché non si può fare altrimenti con Secret Treaties: pezzo assolutamente essenziale, immancabile in ogni collezione di musica seria che si rispetti. Da avere!
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