13 tappe di un viaggio, 13 rimbalzi fra terra-cielo, cielo-spazio... "Tender" apre il viaggio in maniera del tutto normale e senza strane bizzarrie, "Burgman" è l'inizio vero e proprio del trip... comincia con un fastidioso pizzico, diventa un pugno allo stomaco, si evolve fino a diventare un gigantesco insetto che ti vuole entrare nell' orecchio e ronza, ronza, e termina con una motosega che ti apre il cranio... ma c'è un mondo fatto di normalità e tranquillità, fatto di "Caffè e TV"; certo, è classico e monotono, ma è indispensabile per rilassarci prima dell'altra tappa: "Swamp Song", fatta di suoni "stonati" e di pazzia pronta a circondarti di "give me", urla e risate isteriche... e poi sentirsi come su un tappeto volante che ti fa volare ad alta quota e piano piano si avvicina lento al suolo, sentire tanto vento in faccia e il sapore della terra che si avvicina e comincia a farti stropicciare gli occhi ("1992"); e la piacevole discesa in picchiata su un mondo frenetico e veloce dove torna a regnare la pazzia; e quella vocina robotica che ti segue durante lo schianto e ti ripete "BLUREMI"... dopo l'impatto c'è il buio... sentirsi persi in uno spazio inquietante costernato solo da pseudo-sonde, una voce paurosa quanto squilibrata, bip alieni ma alquanto familiari, un battere continuo e minaccioso... questo è "Battle". Riaprire gli occhi e rilassarsi su una culla melodica, atterrare su una "Canzone Morbida", un viaggio quasi spirituale fatto di totale riposo... ed una visita al tranquillo "Trailerpark" è come fermarsi in un futuristico pub, e può solo far bene per prepararsi ad un volo in una notte gelida ad occhi chiusi: con i piedi a terra, bassi, poi un più alti, e ancora più alti fino alla brusca frenata appensa sotto il tappeto del cielo che, solo per un attimo, ti fa guardare il piccolo e buio mondo sotto le tue ali; e poi ripartire fino ad arrivare lassù, dove una qualche vocina angelica ti accoglie in un cielo di "Caramel".
"Trimm Trab" è il viaggio di ritorno: si torna lentamente a terra... anche in questo viaggio, dopo una riflessiva pausa, abbiamo tempo di coordinarci, metterci in posizione e poi ripartire con più potenza fino ad arrivare di nuovo a terra. E ci accorgiamo che siamo alla penultima tappa, ci rendiamo conto che "Non c'è rimasta nessuna distanza da percorrere", quindi ci accingiamo ad effettuare l'ultima tranquilla e solitaria passeggiata sulla terra... ed ora di nuovo un ultimo lento volo fino allo spazio, oltre il cielo, oltre le nuvole, oltre l'atmosfera e osservare la piccola sfera chiamata "Terra" direttamente dall'"Optigan 1"...
13 è questo: un viaggio su un universo tondo e distorto, un puzzle che è stato completato ma con i tasselli messi a caso, e però assume una sua forma indefinita ma ugualmente unica e, per questo, affascinante; è un salto verso un qualcosa che non ha confini, è rimbalzare su un muro morbido, è un potente urlo a bassa voce nelle orecchie...
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