Meno di un'anno fa mentre navigavo nella rete intravisi una notizia,che da li a poco avrebbe dato a me e a tantissimi altri fan dei Blur una gioia immensa: "I Blur tornano assieme per una data unica all'Hyde Park di London il 3 Luglio".

Mi informai immediatamente sulle modalità di aquisto dei biglietti, purtroppo il primo giorno di prevendita tutti i biglietti terminarono,mi sentivo spaesato, non avevo mai visto tutti e 4 i Blur assieme, visto che nei concerti del tour di "Think Tank" Coxon aveva già laciato la band.

Per sopperire a questo inconveniente mi dovetti arrangiare e affidarmi ai soliti bagarini presenti sulla rete, con sommo dispiacere delle mie finanze,ma non era importante, essere presente ad Hyde Park era fuori discussione, dovevo esserci a tutti i costi.

Con i biglietti comprati per me e mio fratello non dovevo che aspettare quel lontano Luglio, che dopo tante sofferenze arrivò...

Eccomi ora ad Hyde Park, un luogo immenso dove giganteggiavano strutture che qua in italia per dei concerti non avevo mai visto:mega schermi, palco colossale e luci ovunque. L'attesa è lunga, sono solo le 13 e prima di arrivare ai Blur dovrò aspettare almeno altre 6 ore, sperando almeno che le band di supporto siano accettabili (cosa che non avverrà).

Saltando queste terribili 6 ore di agonia arriviamo al momento clou della giornata: l'esibizione dei Blur!

La band entra sul palco assieme salutando gli oltre 55.000 spettatori presenti e partendo con la loro primissima canzone "She is so High", si capisce subito che il pubblico sarà parte intregante dello spettacolo, infatti ogni singola persona intona praticamente ogni singola strofa dei brani proposti.

Damon appare più volte commosso ai presenti, ammettendo più volte di essere decisamente in debito con noi per l'estremo affetto mostrato; lo spettacolo è di quelli storici,che ogni presente si ricorderà a vita, brani come "Country House", "Song 2", "Tender", "Beetlebum", "For Tomorrow", "Parklife" (con la eccezionale presenza di Philp Daniels) fanno impazzire i presenti dando alla memoria quei bei periodi passati.

Damon Albarn a distanza di anni è ancora quell'animale da palco che fa impazzire il pubblico, Graham Coxon appare indiavolato, tutto questo rende il concerto un vero show... Il concerto si conclude con la stupenda "The Universal" che unisce tutti i 55.000 in un unico e caloroso coro

"It really, really, really could happen
Yes, it really, really, really could happen
If the days they seem to fall through you
Well, just let them go
"

Mi batte forte il cuore, a poco mi scendono anche i lacrimoni perchè so che non rivedrò mai nulla di simile.

Esco dal parco e ritrovo mio fratello perso durante l'esibizione, ci riprendiamo un pò e ce ne andiamo a mangiarci un dannato hamburger.

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