Melissa Olson (Can): "Videoclip" di "Dayvan Cowboy", Boards of Canada (Gbr) da "The Campfire Headphase" (2005)
Attorno a te c'è solo il vuoto: 100.000 piedi ti dividono da quella sfera azzurra e bianca che vedi la sotto. Non sappiamo chi sei, non sappiamo da dove vieni, non sappiamo cosa stai pensando...ora, mentre ti getti alla velocità del suono e vibrare nell'atmosfera. Mentre vedi le nuvole forse hai la sensazione che ti fermeranno, come un dolce cuscino, ed invece le attraversi: ad accoglierti trovi la dura superficie dell'oceano. Il passaggio da un infinito ad un immenso deprimerebbe chiunque, ma non te: cominci ad affrontare le onde...finchè non vedrai il sole tramontare, alla fine.
La sensazione di vulnerabilità trasmessa dalla canzone viene riprodotta dalle immagini: una dimostrazione di debolezza che però non è supina accetazione. Benchè non sapremo mai i pensieri di quell'uomo, visto alle prese con lo spazio infinito, conosciamo benissimo che il suo gettarsi è un andar oltre alle paure di noi poveri esseri mortali...e mentre la sua corsa ubbidisce alle leggi gravitazionali, mentre attraversa le nuvole, ai suoni cosmici, che fino a quel momento rimbombavano solitari dentro lui, viene affiancata la parte melodica ben più concreta: fatta di sole, cielo e mare. Una conclusione che non è una conclusione: continuerà a fluttuare o andrà verso la terra ferma?
Forse non dovremo neanche chiedercelo, forse lo sappiamo ma non ve lo diremo mai.
Il video è stato realizzato mettendo insieme immagini del Progetto Excelsior ed altre di repertorio del surfista Laird Hamilton.
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