Questo aborto pubblicato nel novembre del 1973 è la dimostrazione di quanto deleterio possa essere il contrastato rapporto tra un grande musicista e la casa discografica di riferimento soprattutto nel momento in cui si rende necessario rinegoziare un contratto.

La Columbia, indignata per il passaggio di Dylan alla Asylum, immette sul mercato queste 9 registrazioni modestissime e indegne dell'artista in questione, provenienti dalle session per due dischi minori come "Selfportrait" e il sottovalutato "New Morning". Lo stesso Bob con ironia dichiarerà in seguito che la raccolta "non è poi così male", ma oggettivamente già dalla copertina si nota come il contesto sia provocatorio e la scelta di non inserire nè note nè crediti avvalora maggiormente questa tesi.

Costituito da sole cover Dylan è deturpato da banalizzazioni di importanti ballate politiche (la inascoltabile "Ballad Of Ira Hayes" di Peter La Farge) e anche i pezzi che potrebbero sembrare più interessanti si rivelano fin troppo melensi (la tremenda armonia vocale di "Mary Ann", gli imbarazzanti coretti femminili nella cover di Joni Mitchell "Big Yellow Taxi" e il goffo tentativo di raggiungere una voce country-soul su "Spanish Is The Loving Tongue"). L'unico brano che raggiunge una stiracchiatissima sufficienza è il classico "Can't Help Falling In Love", tutto sommato accettabile nel contesto del disco.

Un disco per completisti dunque, il cui originale tra l'altro non è reperibile in Italia da qualche anno ormai.

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