I fanatici del menestrello- profeta nel lontano 1965 comprando il nuovo disco di Bob Dylan restarono piuttosto allibiti guardando quest'uomo dallo sguardo di sfida dalla giacca multicolore e gli occhialoni neri fra le dita... Probabilmente pensavano che l'episodio di Newport fosse stato un incidente ma non fu così. I ragazzini gridavano"bastardo","giuda" e si sentivano traditi dal loro idolo, ma non capivano che Bob stava seguendo solo la sua immensa creatività e che gli stava regalando uno degli album più belli della storia del R&R. Dylan era stanco dello stereotipo che gli era stato cucito addosso da critici e fans e rispose agli insulti e alle critiche "suonando fottutamente forte".
Il disco in questione si apre con "Like a Rolling Stones" capolavoro che non richiede parole per essere descritto, anche perchè molte volte è stata fatta la descrizione di questa stupenda opera d'arte. "Tombstone Blues" è puro R&R,la chitarra di Bloomfield sputa fuoco e il testo è puro simbolismo . "It takes a lot to laugh,it takes a train to cry"è una tranquilla ballata dal sapore romantico e dal testo altamente suggestivo. Dopo "From a Buick 6" altra infuocata canzone sulla scia di "Tombstone Blues" si arriva a "Ballad Of Thin Man". Dylan narra di un fantomatico Mr. Jones (giornalista, omosessuale, BRIAN JONES??) stereotipo dell'uomo qualunque, incapace di capire i tempi che cambiano e legato indissolubilmente ai volori dei conservatori. In "Quenn Jane Approximately" Dylan si rivolge ad una giovane insoddisfatta della sua vita squallida e piena di banalitàcon una musica ed una melodia tra le migliori del repertorio Dylaniano.
La canzone successiva è "Highway61 Revisited". Dylan vede la Highway 61 come lo specchio della società americana e delle sue stranezza che ci racconta in questa incredibile canzone. Dopo la successiva "Just like Tom Thumb's Blues" si arriva a "Desolation Row" vero capolavoro del disco. E' un pezzo acustico che dopo il precedente Rock&Roll suona come un gesto di immensa umanità ma anche come un sonoro "vaffanculo". In questa enorme poesia appaiono Cenerentola corteggiata da Romeo Heinstein vestito da Robin Hood che scrocca sigarette, Caino e Abele. Tutti sono prigionieri del Vicolo della Desolazione vittime del destino avverso e della vita. Tutti prima o poi ci sentiamo prigionieri del vicolo e Dylan vuol farcelo capire.
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