È risceso tra noi dopo ben cinque anni con un disco di canzoni inedite.... Bob Dylan!

Si infatti sono passati cinque anni dallo scialbo e poco ispirato "Love and Theft" (2001), eppure in questo tempo trascorso il vecchio Bob non ci è mancato per niente, dato che vi è sempre stato un suo disco tra gli scaffali delle novità, trattasi di live, bootleg series, antologie, ecc. Il fatto che sia uscito un suo nuovo album è proprio un evento, si perchè Bob Dylan ha una grossa importanza storica, fu lui a portare il rock tra le masse, se Elvis è il primo, Bob è il Secondo; se Elvis è il Re, Bob è il Principe, e Stones e Beatles dei Baronetti; se Elvis è Dio, Bob è il Messia..... è quindi chiara l'importanza di questo ritorno, trentaduesimo album in studio del nostro, dal titolo "Modern Times": il disco sembra ad un primo ascolto molto bello, profondo molto ispirato se non altro.

"Thunder on the mountain" apre nella maniera giusta: un buon rock'n'roll tirato, segue la ballata pianistica "Spirit on the water" con alcuni passaggi che ricordano il Dylan dei tempi migliori. Ancora un altro Rock-Blues travolgente (e non sarà l'ultimo): "Rollin and Tumblin" di cui il nostro riscrive solamente il testo, dal momento che la musica è stata scritta dal grande Muddy Waters, in seguito viene "When the deal goes down", ballata che profuma un po' di country guidata da una pedal steel guitar. Si arriva nel centro del disco con "Someday baby", un rock-blues veloce con una citazione nel ritornello sempre da una canzone di Muddy Waters "No Trouble"; segue uno degli episodi migliori del disco "Workingman's Blues": ottima ballata con un grande ritornello. Ci si avvicina alla chiusura con la country ballad "Beyond the horizon" e con la romantica "Nettie Moore". Ma prima della fine il vecchio Bob ci vuole far muovere un po' le chiappe con il boogie "The levee's gonna break" basato su "When the levee breaks" di Memphis Minnie. Si giunge alla fine, e forse un po' ci dispiace, con "Ain't Talkin", ballata in minore dai toni cupi e cinici.

Senza dubbio un buon disco, molto omogeneo che alterna momenti più rock (forse i più scontati, ma anche i più divertenti) a momenti più rilassati e ricercati. I punti forti del lavoro sono la voce di Dylan, sempre un po' nasale e gracchiante, ma stavolta più calda, roca e capibile, e la band, affiata nei momenti giusti e precisa in altri, anche se il suono è forse troppo pulito, e non ultimo il songwriting, che rimane sempre uno dei più belli della musica moderna, dei tempi moderni. Tutto sommato quindi bisogna esser molto contenti, e non so in quanti si sarebbero aspettati una prova del genere.

P.s. la limited edition contiene anche un dvd con quattro belle tracce video:

1. Blood in my eyes: promotional video per l'album "World Gone Wrong" (1993)

2. Love Sick: live ai Grammy Awards a New York Cityu del 25 Febbario del 1998

3. Things have changed: promotional video per la colonna sonora del film Wonder Boys (2000)

4. Cold Irons Bound: presa dal film Masked and Anonymous, registrata il 16 Luglio del 2002.

Vi consiglio l'acquisto e vi auguro delle belle ore ad ascoltare le storie del vecchio e gracchiante Bob.

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