La maggioranza dei nani ha scelto di non pubblicare questa recensione che arrivava da un anonimo (senza email) che si firmava ridenattiride.
Il testo della recensione era: "figata".
Ne più ne meno, senza manco un punto esclamativo.

A me pareva di cogliere in quel "figata" un'espressione efficace dell'impossibiltà di tradurre in parole certe emozioni che la musica suscita. Mi pareva una sintesi -non molto elegante- ma funzionale.
Personalmente non credo che una recensione debba avere un minimo di parole o frasi. Non credo che in un mezzo come DE-B sia necessario formalizzare più di tanto. Credo che "se opportuno" i commenti possano integrare. Non lo so, mi sembra che se una persona vuole dare il la a una discussione, dovrebbe poterlo fare anche semplicemente con una parola.
Non mi dilungo tanto (ha senso no!?).

Mi prendo la paternità di questa recensione. Parla di un disco che conosco così bene che non avrei letto mai nessuna recensione. Ok quello delle canne, poi rasta, poi lo ska, poi la giamaica, poi l'eroina, poi la morte il mito... le pippe! Wake Up And Live !!!

FIGATA (!*) RASTAFARI!!!

*il punto esclamativo è mio (n.d.t.)




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