Liquide, cristallizzate, irraggianti, ipnotizzanti, risplendenti, molecolari, magmatiche, ectoplasmatiche...

Trovo sempre stimolante osservare le stravaganti realizzazioni pittoriche di Bob Venosa contenute in questo pregevole volume. La resa grafica e la qualità cartacea superiore del libro riescono perfettamente a valorizzare i significati delle opere trasmettendo all'osservatore emozioni e riflessioni sulla nostra vita 'terrena' e 'spirituale'. Il libro è supportato anche da svariate note in inglese con terminologie piuttosto complesse che spaziano attraverso molteplici argomenti e curiose discipline come: Buddismo, Taoismo, Cristianesimo, Sufismo, Psichedelia, Yoga, Alchemia, Astrologia, Biogenetica, Cibernetica, Evoluzionismo... Inevitabilmente, tutti questi scritti, si collegano e si amalgamano mirabilmente con l'arte di Venosa, creando un'ulteriore coinvolgimento.

Bob ha creato copertine di dischi per celebri musicisti, inoltre è uno scultore e vanta esperienze nella computer art. Ha collaborato con Mati Klarwein, ha lavorato in produzioni televisive con Salvador Dalí, Ernst Fuchs e ha studiato Hatha e Kundalini Yoga con i maestri Swami Satchidananda e Yogi Bahjan. Allo Yoga è espressamente dedicata una pagina con alcune posizioni fondamentali utili per il benessere psico-fisico. Ha esposto in San Francisco, Boulder, Colorado, New York, Vienna, Spain, Munich, Amsterdam, Cadaques e altre importanti città. Tra le oltre quaranta immagini vorrei citare quelle che a mio avviso ritengo essere i suoi capolavori, ovvero: "The Enlightenment", "Atomic Blossom", "Birth of a Nebula", "Prana Exhalation", "Fall of Lucifer", "Soveriegn of Nebadon", "Isis" e "Parasamgate". Quest'ultima è nella collezione del 'mostruoso' grafico e pittore H.R. Giger di Zurigo.

"The Enlightenment" raffigura un viso di donna completamente avvolto da una immaginifica aura monocromatica azzurra evanescente. L'opera stabilisce immediatamente lo stile e il potenziale energetico espresso attraverso delle quasi impareggiabili capacità tecniche nell'utilizzo delle trasparenze, per le fini cesellature cariche di tensioni e di vibrazioni. Le forme usufruiscono di una enorme varietà di colori rilucenti come fossero minerali celati nelle viscere della nostro pianeta. A volte si avverte nell'operato di Venosa la strana sensazione che il mondo microscopico e macroscopico siano inesplicabilmente collegati tra loro da misteriose e inconcepibili forze. Le sue elaborate e certosine 'strutture' potrebbero essere spiegate come una interpretazione di evoluzione a partire dal protoplasma, per poi passare attraverso l'Uomo e la Donna fino a misteriose manifestazioni cosmiche. Scrutare alcune sue opere è quasi come assistere una sorta di viaggio nel tempo, sia nel passato, quando noi non esistevamo ancora, e nel futuro, quando forse l'umanità avrà raggiunto nuovi livelli di consapevolezza e di comprensione. Queste rappresentazioni ed emanazioni energetiche spesso nascondono visi di donne, uomini e volte anche bambini, mimetizzate tra le velature fluide o solide.

"Isis" è un esempio lampante e potrebbe raffigurare una discesa Junghiana nel ventre materno. I visi nascosti, a un primo e superficiale esame, potrebbero sfuggire in quanto sono stati così abilmente compenetrati da risultare quasi invisibili. Magnifico anche l'albero spaziale "Atomic Blossom" con i suoi colori intensi, penetranti e decisamente alchemici. Spesso l'immagine dell'albero viene associata alla forza vitale. "Prana Exhalation" e "Parasamgate", al centro delle cui potenti amalgame, potrebbe essere situata l'interpretazione grafica del Divino. Le luminescenti e meravigliose creature di "Fall of Lucifer" mi ricordano decisamente il film di fantascienza "The Abyss". Il livello di dettaglio a volte elevato, si traduce per il fruitore con una sensazione di estrema gratificazione quasi palpabile. Osservare distrattamente queste opere, significa perdersi tutto il piacere visivo e concettuale. Quindi è necessario un esame attento e prolungato per ogni singola immagine. Spesso l'artista crea quello che è celato nel suo subconscio, le sue paure, le esperienze positive e negative accumulate e forse anche le proprie aspirazioni più ambigue e recondite. Lo studio di Venosa è anche un tentativo di rappresentare l'inconoscibile o il non materiale, ovvero tutto ciò che ci circonda, ma che attualmente non siamo in grado di 'vedere' o di 'raggiungere'. Nella sua arte c'è il tentativo di sviscerare in quale modo sono legati nell'Uomo il Divino e l'animale, e la loro eterna lotta.

Venosa in apertura del volume, accenna alla sua personale sperimentazione con gli allucinogeni, che gli hanno permesso di ottenere 'visioni' di un'energia dinamica concentrata e manifestata in una forma da lui stesso definita come 'angelica'. Personalmente non sono d'accordo con questo sistema di raggiungimento della creatività. Credo fermamente nella ricerca personale in ogni sua forma, basata sulla passione, sull'amore, e purtroppo anche sulla sofferenza della nostra vita quotidiana. Le sue opere cercano di attraversare Il muro di materialismo che apparentemente ci protegge, mentre in realtà, è basato in gran parte su paure e insicurezze forse inestirpabili. L'artista diventa un tramite dello spirito-mente ed effettua un'ascesa nel suo subconscio a livello simbolico aprendo se stesso verso il superinconscio e la sperimentazione di nuove forme grafiche.

Saluti pittorici.

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