Robert Joseph Long è un serial killer americano. Nel decorso un Cromosoma X in più. Una madre asfissiante come se non bastasse l'esposizione a scuola. In principio un modus operandi particolare: risposte ad annunci di vendita di elettrodomestici, visita a casa e se le donne fossero state sole le avrebbe violentate. Poi cominciò anche ad uccidere, lasciando che i corpi delle donne venissero trovati giorni dopo le mattanze, in zone sperse, in avanzato stato di decomposizione e disposte a terra in posizioni insolite. In media un delitto ogni due settimane. Stupri lunghi fino a 26 ore non-stop. Dieci omicidi accertati. Otto mesi nel 1984. Bobby Joe Long sta scontando una pena detentiva di 28 ergastoli, una sentenza a 5 anni, quattro a 99 anni e una condanna a morte. Casanovismo. Bryanferrysmo. Bundytismo.

Bobby Joe Long's Friendship Party o Oscura Combo Romana sta a Roma Est.
Cold Wave. Sonorità di quelle annate ma senza alcuna nostalgia: voce, chitarre, basso, drum machine eighties, saltelli fedeli alla linea, molte casse dritte e occhiali da sole in un cinema di mezzanotte. Maschere dei Death In June, Front 242 nella mente, proposta meno presuntuosa, ma non meno fiera, dei concittadini Spiritual Front. New Wave e letteratura neorealista molto più calibrata delle note suicidiarie grottesche della Macelleria Mobile Di Mezzanotte. Aurelia 666.
Current Personnel: Henry Bowers, Peter Spandau, Abacab Carcosa, Kid Ciampino.
Inizialmente autoprodotto e pubblicato il pesce d'aprile del 2016, Roma Est inaugura una vertigine di Coattowave Drama di cui è il primo parto di una Trucilogia in corso d'opera di cui si occuperà la Contempo Records. Ad oggi un solo Live_De_Nascosto e una partecipazione ad un festival. Bobby Joe è un innamoramento morboso e affascinato per diversi ammazzatori seriali, per ritratti sfregiati di un Klaus Nomi sfigurato, poi banalizzazioni del male, citazionismo serrato e romanesco, film horror e gusto sprezzante per l'orrido, ma anche tanta commedia nera, risate inopportune, finte al basso ventre e mani sui coglioni. Un teatrino torvo in Rue Morgue dove suona Stigmata Martyr e recitano George Staub, Franco Fabrizi, Jean-Michel Basquiat, David Berkowitz, i fratelli Karamazov, Andrea Volpe, Stephen King, William Hjortsberg, Mickey Rourke nel doppio ruolo di Johnny il Bello e Harry Angel, William Lustig, il Vampiro di Montparnasse, scrittori Decabristi, Great Complotto, Andrej Chikatilo, Richard Cottingham, Lev Tolstoj e Charles Manson con Famiglia in villeggiatura a Tor Vergata O 59. Giri l'angolo e vedi Mort Rainey che rincorre qualcuno per aprirgli la testa con una pala. Giri l'angolo e trovi cadaveri di maniaci sparsi sul marciapiede. Giri l'angolo e delle donne ti sorridono con su un rictus raggelante....
Roma Est è un mortorio inesistente et You All Forgot Roberto Pruzzo.

Un Goebbels fuori contesto sposta il sipario che si apre su una cassa dancefloor Tunz-Tunz che dà ritmo ad una gabbia irreale d'immobilità ai confini della nullità:

<<Se fossi un Ted Bundy avrei un maggiolino color bronzo del '68
se fossi un Toots Sweet non avrei neanche il tempo per uno sputo e una pisciata
se fossi un Patrick Bateman la mia ombra si staglierebbe netta su ogni asfalto bagnato
se fossi un Filippo Tommaso Marinetti direi Zang Tumb Tumb

E invece sto in un Vortice De Totip
nella negletta Roma Est vessato da ogni sorta de trip
E invece sto in un Vortice De Totip
dove il pagliaccio Pennywise me fa Totaler Krieg>>

Fotopatia diurna: <<Sono in aperto conflitto col sole perché c'ha l'inguaribile vizio di definire sagomare contornare restituire, ma è una causa persa>>, Dandysmo orgoglioso: <<Ho speso in guardaroba sempre più di quello che ho guadagnato, perché se è vero che ogni giorno è buono per morire, allora voglio rischiare di farlo ben vestito. Quanto è banale questo concetto vero? E la tua vita invece!?>>. Quintiliani che è una stazione sotterranea della metropolitana di Roma in via della Pietra Sanguigna dove nessuno sale, nessuno scende. Una fermata fantasma che <<È tutto un plugin che non risponde>>. Poi il fratello Ivàn, che riporta l'invito di un gatto nero: <<Portatelo a casa il Diavolo che fa salotto>>.
Compatimento empatico per certi autori:

<<C'ho sempre avuto pe' Vladimiro Majakovskij un gran rispetto
Perché a differenza der poro Dostoevskij lui era uno che alzava la cornetta
alle 03:33 del mattino e al primo "prrrronto?!" di donna
rispondeva secco "Adesso m'ammazzo!">>

Roma est canzoni che sono le distorsioni che Bobby ha tutte in testa, un concept tutto declamato, perché il delirio non va cantato, va detto. Fantasie di nani albini sloveni che ti rincorrono con una sega elettrica Stihl, Carceri Panoptikon, uno specchio in cui deturparsi giorno dopo giorno, Cazzi de Polański luminescenti alle ore 18 col sole molesto, guanti di lattice bianchi e blu nei garage che puzzano di nafta di Tor Cervara. Necrofilia ballerina per tranciare il nodo scorsoio della noia:

<<Oggi Roma Est Proprio Bella M'appare
Le scarpe di vernice, Il vestito della festa
Sapete cosa vado a fare?
Sesso Coi Morti In Una Bara Piena De Topi

Sulle pareti di cemento vola un pipistrello
Sbadiglia un anziano, questo è il decoro del mio quartiere dormitorio>>

Evasioni Pornogore: <<Sopravvento di fantasie sessuali. C'ho Una Troia Morta Sotto Il Materasso Che Comunica Con Me Coi Sottotitoli In Esperanto>>, Herzog in FILMSTUNDE, nonsense, fatalismo, territori intangibili, Cielo Drive 10066, True Grime. Puoi lodarlo o puoi insultarlo quanto vuoi, usa tanta cattiva fede che <<Puoi forse capire, ma più facilmente condannare>>. Essere intellettuale oggi è un difetto. Roma Est è musica da party notturno in qualche stanza d'appartamento dentro al niente. Periferia nel degrado silenzioso, accidia di città, carattere saturnino.
Roma Est, un VIDEODROME astratto di telecamere a circuito chiuso:
<<Roma Est, una pulsar di bombe carta, un residuo di sporcizia elettroluminescente tra la criniera del nulla. Non so perché, ma mi perdo in una strana ansia dove tutto è buio e disabitato. Il tempo è un cerchio piatto e tutto si ripete ancora e ancora e ancora...>>.

Svart Jugend incontra il suo doppio viandante Bobby Joe nottetempo.
Aggiustandosi il nodo alla cravatta dice:
<<Io l'ho sempre detto che il primo caricatore è per la Croce Rossa>>.
Poi vola via come Nottola di Minerva su per i cieli tersi stellati.


[BLACK MAIL SQUARE: 03:33 Basement]

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