I Bohren & Der Club Of Gore si formano in Germania nel 1992. Partiti da sonorità scarne e minimali, volte ad un tenue ambient formato da essenziali intrecci chitarra/basso (sonorità che domineranno le loro prime due produzioni, invero abbastanza sottotono), evolvono ben presto il loro sound in una direzione molto particolare, che vede l'inserimento di elementi tipicamente Jazz (il sassofono di Christoph Clöser è sicuramente il segno più tangibile di questa contaminazione) su una raffinatissima base di climax tastieristici, scanditi da una sezione ritmica dall'incedere funereo.
Trattasi di un'esperienza peculiare, difficile da definire, a metà tra il già citato Jazz (che tutti i componenti della band si portano dietro da precedenti formazioni) e le trame atmosferiche tipiche della musica ambient più eterea e sussurrante, ribattezzato da alcuni critici (forse azzardatamente, ma in maniera sicuramente descrittiva e pregnante) Doom Jazz.
"Black Earth" (quarto album in studio, datato 2002 ) si presenta come un'opera estremamente rappresentativa, la migliore del gruppo, giocata su forti analogie chiaroscurali all'interno dei brani e su un approccio avvolgente, assuefante, in grado di trasportare l'ascoltatore in un viaggio unico e meraviglioso, poetico come il respiro di una città sotto gli aliti del crepuscolo. La divisione in canzoni diventa una pura formalità, quello che "Black Earth" comunica è un mood continuo e carezzevole, un incedere lento e cadenzato, cupo quanto romantico, che mostra il suo lato migliore proprio nella tenebra da cui trae il nome. Spegnete le luci, rilassatevi, magari fumatevi una sigaretta e lasciatevi trasportare dall'alchimia di Skeletal Remains , dall'ode ammiccante di "Destroying Angels" o dalla seta di "The Art Of Coffins", non più disco ma flusso, uno sbuffo di fumo, un bicchiere di whisky.
Inutile descrivere oltre, le parole non sono il mezzo adatto per accostarsi ai Bohren & Der Club Of Gore: fatelo vostro se cercate il confine tra musica ed emotività nel più delicato dei modi, se cercate una colonna sonora da abbinare al plenilunio, se amate il sussurro ed il fruscio.
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