Benvenuti alla fiera del plagio gratuito!

Già il nome della band dovrebbe far rinvenire in voi il genere musicale proposto dalla stessa: thrash metal old school, quello ottantiano, quello speed, rozzo, cattivo, con gli assoli intricatissimi e col singer che non canta come un demone incatenato nei polmoni degli inferi.

"Immortal Life" si apre come avremmo voluto sempre sperare: chitarre a motosega infarcite di assoli velocissimi, con il cantante che fa il verso ai vari singer che lo hanno influenzato, in primis Araya, Steve "Zetro" Souza" e compagnia. "Feed The Beast" è tutto ciò che ogni metallaro ancorato alla nostalgia desiderava e non poteva avere a causa della continua innovazione delle band che, oggi, si dedicano al thrash metal.

I BBB se ne fregano, infatti, delle sperimentazioni e, poco importa se in "Self Immolation" imitano gli Slayer di "Seasons In The Abyss", in "The Evil Within" i Death Angel e in "Necropsy" e in "Tormenting Voices" gli Anthrax dei tempi d'oro.

Tirando le somme, questo è un disco che, seppur godendo di una produzione perfetta, seppur godendo di una formazione sempre e solo sopra le righe, con chitarristi e intera sezione ritmica che, per fermarli, bisognerebbe spararli alle braccia e alle gambe, seppur essendo l'album per antonomasia del thrash anni ottanta (che è quello che adoro, riuscendo ad amalgamare Slayer, Overkill, Anthrax, Metallica, Exodus, Testament e Megadeth) soffre del difetto che ..... ahimè, è privo, appunto, di qualsiasi voglia di osare.

Ma si capisce sin da subito che i ragazzi, in formazione, suonano per puro divertimento, strafregandosene del "a chi o a cosa" dar conto, inseguendo solo ciò che più gli piace fare, tributando le band che più hanno amato, senza sforzarsi neppure minimamente di uscire dal loro stesso anonimato.

Tuttavia non si può premiare con voti pieni ciò che sa di stagionato e di già fatto e strafatto, indi per cui il massimo è precluso a priori, poiché preferirei premiare lavori leggermente imperfetti, magari non stucchevoli e laccati in toto ma, sicuramente, più personali e, decisamente, moto più coraggiosi.

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