Dunque, Boredoms. Terminata da un pezzo la prima fase da antimusica del gruppo, chiusa anche la maturazione psichedelica del gruppo, ridimensionato l'organico a quartetto elettronico (Yamatsuka Eye) / percussivo (Yoshimi P-We, Atari, EDA), i rinati Boredoms/V∞redoms infiammano i palchi di mezzo mondo con il loro rinnovato e cosmico suono. Ma questo è solo l'inizio. Dopo il caruccio "Seadrum/House of Sun" (già recensito previa cottura), Eye e soci si dedicano ad un'impresa che ha del monolitico (chissà perchè tutte le recensioni dei Boredoms che sto scrivendo hanno sempre almeno due o tre monolite o monolitico in mezzo).

"77 Boa Drum" è introdotto da una voce (di chi? Boh) come una "once-in-a-lifetime performance", insomma una di quelle cose che capitano una volta nella vita. Il concerto si è tenuto il 07/07/07 a Brooklyn, Empire Fulton Ferry State Park. Partenza alle 7:07 pm. 77 batteristi. Disposti anche in circolo, o meglio, a spirale. E hanno suonato tutti insieme, mentre Yamatsuka Eye si divertiva al laptop e alla SEVENA, gigantesca chitarra-percussione costituita da 7 - sette - 7 chitarre una sopra l'altra suonate come uno strumento ritmico, con le bacchette. Da tutti questi numeri e gustosità varie si capisce che l'evento aveva dell'imperdibile. Ma ce lo siamo persi. E per venirci incontro, dopo un bootleg che circolava dal 2007, di qualità scarsina, ci vengono in aiuto gli stessi Boredoms che finalmente il 26 Novembre del 2008 pubblicano una registrazione ufficiale, in edizione limitata al solo mercato giapponese (il solito culo), con un dvd bonus e una produzione di qualità.

Siamo d'accordo: ascoltarlo non è sicuramente magnifico, totale, cosmico ed imperdibile come deve essere stato dal vivo. Eppure il disco riesce a trattenere e a trasmettere tutta la magia di un evento così unico e particolare, autentica sublimazione di quel percorso dei Boredoms post-Vision Creation Newsun, di quei Boredoms che hanno voluto esplorare e sviscerare tutto il fascino del ritmo, il ritmo come radice e cuore pulsante dell'espressione musicale umana fin dall'antichità. Il ritmo che trascina, che prende per mano tutto il corpo e la mente, il ritmo che si evolve, si distende, si allunga, si ritorce a spirale, si dilata e si contrae, respira come se il grande serpente (il boa che nel titolo della performance si fonde con 77 e Boredoms) di batteristi avesse preso vita. Immergersi anima e corpo in quest'esperienza musicale regala soddisfazione. È divertente senza essere spensierato; è lungo (due tracce: SEVEN da 53'32'' e SUN LOARD da 46'39'') senza essere noioso; è cosmico, celestiale o che vi pare, ma con i piedi per terra (sono lì per battere il tempo).

Forse questo disco non potrà regalarci l'emozione unica, irripetibile, imperdibile eccetera di essere stati lì, presenti, in quel momento, mentre tutto questo accadeva. Ma direi che possiamo accontentarci, che ne dite?

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