La musica ha sempre marchiato la sua storia con gruppi che sono riusciti a registrare un disco o solo poche canzoni.
Nel Progressive una delle tante meteore che hanno segnato questo genere, ma che non devono essere sottovalutate, sono i Bram Stoker, misterioso gruppo che nel 1972 riuscì nell'intento di passare non del tutto inosservata nel panorama del rock con il loro unico album Heavy Rock Spectacular.
Prima un po' di storia su quest'album: ristampato su vinile dalla casa discografica italiana Black Widow e riedito su CD dalla Audio Archives con copertina diversa e con il titolo di Schizo Poltergeist, le informazioni sul gruppo sono molto poche e frutto di voci di corridoio, alcuni parlano di una session organizzata da turnisti e diretta da un tale T. Brondson.
I requisiti per un buon ascolto ci sono tutti, Progressive con marcate influenze gotiche e con un massiccio uso dell'organo Hammond, un po' sullo stile dei Black Widow, ma non per questo mancante di originalità: già dal nome si può desumere un sound pesante, con alcuni brani dove trova la prevalenza l'uso dell'organo in modo quasi maniacale (un po' gli E, L & P di Tarkus) ma nonostante questo lineare, quasi "leggero", 37 minuti e mezzo che passano lasciandoti addosso con estrema facilità un'angoscia e un senso di terrore degno di maestri come i già citati Black Widow o addirittura i Black Sabbath.
Questo album è la dimostrazione che il rock è un amante di cui non si deve essere mai certi di sapere tutto su di lei, può sempre prenderti di sorpresa e farti passare i momenti migliori (o peggiori) della tua vita, come quest'album è stato in grado di fare.
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