Il 2003 è un anno piuttosto importante per i Brand New. Il gruppo di Long Island fa seguire al suo debutto "Your Favourite Weapon" l'album che ufficialmente li lancerà poi tra le stelle più fulgide del panorama indie e emocore americano: sto parlando di "Deja Entendu".
Dopo l'intro Tatou, dai toni molto riflessivi, dimessi e d'atmosfera, si parte subito sparati con Sic Transit Gloria... Glory Fades. Il brano è trascinato in maniera magistrale dal basso che tratteggia una linea ritmica semplice eppure efficace e ben riconoscibile. Tale linea melodica crea poi un certo senso di tensione, che culmina nel veloce ritornello nel quale le chitarre esplodono e si intrecciano perfettamente con il cantato teso e vibrante di Jesse Lacey. Passando per la terza traccia, I Will Play my Game Beneath The Spin Light (che effettivamente sa un po' di deja entendu, di già sentito, anche se non è affatto da gettare, anzi!) si arriva ad un altro pezzo interessante, Okay I Believe You, But My Tommy Gun Don't. La canzone, placida e tranquilla per almeno un paio di minuti, con un solo arpeggio di chitarra a fare da spina portante principale, si evolve poi in un pezzo ritmato che ti prende e ti porta con sé, per rimanerti poi in testa; molto azzeccato poi il break di basso verso i quattro minuti che precede la ripresa del ritornello.
La successiva The Quiet Things That No One Ever Knows mette invece in risalto in modo egregio le buone caratteristiche vocali e l'espressività del cantante. Di per sé la traccia alterna momenti da ballata ad altri più ritmati, con l'ormai consolidata struttura "calma - esplosione sonora" che conferisce al tutto una solida base su cui svilupparsi. La pacata The Boy Who Blocked His Own Shot è un ideale ponte verso Jaws Theme Swimming. La traccia, a mio avviso non molto incisiva seppur ben strutturata, è un altro ideale connubio tra il basso/batteria portanti e le chitarre distorte nelle esplosioni melodiche del ritornello.
Si arriva poi ad altri tre ottimi pezzi, il primo dei quali è Me Vs Maradona Vs Elvis. La traccia trae in inganno in quanto può sembrare una ballata semi-acustica, caratterizzata dal solo arpeggio di chitarra e dalla voce, spesso sussurrata, del cantante (una variante questa alla quale Lacey ricorre spesso); verso la metà del terzo minuto però essa cresce di intensità e di emotività, con l'ampio dispiego a questo punto delle chitarre distorte. La successiva Guernica non è affatto da meno. Decisamente la seconda traccia più energica di tutto il disco, essa segue la canonica base portante dell'asse basso-batteria e si evolve attraverso continue esplosioni sonore energiche e veloci, culminando con il cantato in scream del cantante (forse l'unica volta nel disco in cui si spinge a tanto). La penultima Good to Know That if I Ever Need Attention All I Have to Do Is Die è di nuovo un pezzo emotivamente molto ricco di spunti. La struttura della canzone è sempre la solita, ma non fatevi trarre in inganno: seppur la traccia risulta essere la più lunga di tutte, non annoia affatto l'ascoltatore ma lo culla attraverso dolci melodie squassandolo poi (a dir la verità la maggior parte delle volte) con efficaci bordate elettriche. Con la conclusiva (e stavolta davvero acustica) Play Crack In The Sky l'album giunge alla propria conclusione. E' forse questa la traccia che meno mi ha colpito di tutte (almeno da un punto di vista prettamente sonoro), ma forse era necessario concludere il disco con qualcosa di più soft e dolce.
Tirando le somme mi sento più che tranquillo nell'affermare che questo lavoro dei Brand New si farà sicuramente apprezzare non soltanto dagli estimatori di musica emocore, ma anche da tutti coloro che apprezzano album originali e freschi. "Deja Entendu" è veramente molto ben fatto e curato sotto tutti gli aspetti, dalla produzione alla qualità dei testi (in certi casi davvero molto significativi, malinconici e a tratti cupi, come del resto la stessa musica del gruppo), e sono certo che vi catturerà ogni ascolto di più.
Carico i commenti... con calma