Redacted significa redigere o meglio "preparare per la pubblicazione". Spesso in un documento o in un'immagine redatta sono state oscurate o cancellate le informazioni personali (o quelle impugnabili); pertanto il termine viene spesso usato per definire documenti o immagini da cui siano state espunte le informazioni sensibili.

A quasi venti anni di distanza dal suo ultimo film di denuncia a sfondo bellico ("Vittime di guerra", del 1989), Brian De Palma ritorna sul tema dei crimini di guerra, partendo anche questa volta da un fatto realmente accaduto: nel Marzo 2006, cinque soldati americani del 502° Reggimento Fanteria di stanza in Iraq, addetti alla sorveglianza di un checkpoint di Mahmudiyah (una città a sud di Baghdad, all'interno del famigerato "Triangolo della Morte"), stuprarono ed uccisero brutalmente una ragazzina di soli 14 anni, massacrarono tutta la sua famiglia (padre, madre e sorellina di 5 anni) e ne bruciarono i corpi per cercare di cancellare ogni traccia. Un'agghiacciante carneficina, tanto ignobile quanto assurda.

De Palma sceglie di ricostruire i fatti attraverso i punti di vista più diversi: utilizzando prevalentemente le immagini (dal taglio volutamente amatoriale) del videodiario di uno dei soldati coinvolti, ma anche notiziari televisivi, un (finto) documentario francese sulla guerra in Iraq (uno spiazzante film nel film), filmati di telecamere di sorveglianza, addirittura blog, webcam e spezzoni di video tratti da Youtube. Dimenticate il De Palma manierista autocompiaciuto di "Black Dahlia"; questa sua opera è una sorta di collage digitale, un originale film-mosaico in cui ogni tessera trova la sua collocazione, per fornire un quadro il più fedele possibile di questa vicenda dai contorni orribili.  

Erroneamente (e stupidamente) etichettato come "anti-americano", il film ha suscitato in patria pesantissime critiche e ripetuti attacchi da parte dell'establishment reazionario, che hanno portato ad un vero e proprio boicottaggio (si veda anche, a tal proposito, la pagina su IMDB, zeppa di post polemici e con una media vergognosamente bassa). Ma purtroppo anche in Europa, nonostante la trionfale presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia del 2007, che ha fruttato a De Palma il Leone d'Argento alla regia (e ben 10 minuti di standing ovation al termine della proiezione), i paesi in cui è stato ufficialmente distribuito al cinema sono davvero pochi (ovviamente tra questi non c'è l'Italia, dove è stato trasmesso direttamente da Sky qualche mese fa).

In realtà si tratta di un film che si interroga principalmente sulla manipolazione dell'informazione da parte dei media nell'ambito dei conflitti moderni, ma anche su come purtroppo l'uomo, quando si determinano alcune precise circostanze (come la scomparsa di ogni responsabilità individuale e la conseguente certezza dell'impunità, caratteristiche di ogni guerra) possa regredire ad uno stato semi-bestiale, sbarazzandosi di ogni scrupolo morale per abbandonarsi a gesti solitamente ritenuti aberranti.

"Redacted" si conclude con una serie di raccapriccianti fotografie di vittime civili della guerra d'Iraq, introdotte da una didascalia che recita "Danni Collaterali - foto autentiche della guerra in Iraq". Sono immagini indubbiamente atroci, che fanno male, ma necessarie per ricordarci ciò che viene colpevolmente nascosto dai mezzi d'informazione: il sangue versato dalle vittime innocenti. Ed il film, che già di per sé è uno spietato atto d'accusa, a tratti sconvolgente, non poteva avere un finale più straziante.

La prima vittima di guerra è la verità.

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