Un viaggio. Fisico e mentale. Uno spostamento, quasi un salto nel vuoto, una città sconosciuta ed un disco sconosciuto che la Sorte, o chi per lei, ha deciso di porre alla mia attenzione. Da profana mi avvicino ad un autore di cui so poco o nulla, con l'innocenza di un bambino alla scoperta del mondo, ignorando (o giù di lì) quello che fu prima e quello che verrà dopo.
"Before and After Science", prima che l'avvento dell'epoca digitale riunisse tutti i brani su di una singola facciata, si componeva di due parti ben distinte: il lato A, movimentato e sperimentale, ed il lato B, soffice ed etereo, quasi minimalista; la sperimentazione e l'energia del funk accostate alla poesia della melodia pura. I giorni metallici di "No One Receiving" hanno quel basso molto seventies che involontariamente mi fa pensare alla colonna sonora di un film porno di quegli anni; "Backwater" è un divertissement non-sense dove le parole sembrano una filastrocca assoggettata alla musica; "Energy Fools The Magician" spezza il ritmo, lasciando intravedere la variazione che avverrà nel lato B; "King's Lead Hat" richiama nei modi i Talking Heads (di cui, tra l'altro, il titolo è un anagramma).
Il registro cambia con "Here He Comes", che lascia il funk, i sintetizzatori ed i ritmi dinamici per passare ad una ballata classicamente pop, romantica e poetica. Scendono le prime luccicanti luci della sera, le percussioni vengono abbandonate e l'atmosfera si fa morbida come l'impercettibile rollio delle onde di "Julie With… ". Il mare, poi un fiume: l'acqua è un elemento ricorrente nel disco, quasi a rappresentare il flusso e la limpidità della musica, soprattutto in quest'ultima parte (d'altronde questa scoperta ha luogo in una città di mare, quindi coincidenza non poteva essere più appropriata). La corrente porta alle tenui note di "By This River", il tempo scandito, il giro di piano ripetuto attraverso tutta la canzone, il mormorio che trascina verso quello che sarà il perfetto finale sinfonico di "Spider and I" e la nave che si allontana, portandosi via tutti i nostri sogni mattutini.
Immagini vivide che creano dieci piccoli quadri sonori, come intesi dall'edizione originale che arricchiva l'opera con altri quattro quadri (veri) di Peter Schmidt, amico di Eno. Un viaggio visivo, oltre che mentale, che svela un po' quello che c'è davvero prima e dopo la scienza.
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